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Ligue 1, Lille retrocesso d’ufficio: dovrà risolvere i problemi economici entro giugno

La Direzione Nazionale del Controllo di Gestione ha retrocesso i biancorossi d’ufficio: un avvertimento, per il club che dovrà risolvere i problemi delle sue casse da qui al termine della stagione.
A cura di Marco Beltrami
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Siamo ancora alla 24a giornata in Ligue 1 eppure c'è un club che è stato già retrocesso nella seconda divisione. Un provvedimento d'ufficio ma che rischia seriamente di concretizzarsi in futuro per il Lille, società alle prese con una gravissima crisi economica. La Direzione Nazionale del Controllo di Gestione ha retrocesso i biancorossi d'ufficio: un avvertimento, per il club che dovrà risolvere i problemi delle sue casse da qui al termine della stagione.

Lille retrocesso d'ufficio per i problemi economici

La DNCG, ovvero la direzione nazionale del controllo di gestione, ha retrocesso lo storico club francese in Ligue 2, la Serie B del calcio transalpino. Un provvedimento "a titolo precauzionale" legato ai gravi problemi economici del club. Questa la nota riportata da L'Equipe: "La DNCG avvisa il club con qualche mese d’anticipo affinché migliori la sua situazione finanziaria in maniera significativa. Se ciò non dovesse avvenire, la retrocessione diventerà effettiva al termine della stagione".

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Come il club può evitare la retrocessione

A confermare la grave situazione delle casse del Lille c'è l'ultimo mercato della società francese che non ha acquistato nessuno. I vertici di comune accordo con lo staff tecnico hanno deciso di non cedere i propri giocatori, per una formazione che sul campo è quartultima con un punto di vantaggio sulla zona retrocessione. Ora però bisognerà trovare una garanzia di 25 milioni di euro, per evitare comunque il flop d'ufficio. Per L'Equipe potrebbe presto entrare in gioco un nuovo azionista, capace di portare liquidità importanti, oppure rinegoziare il debito con il possibile inserimento del fondo Elliot.

Il caso Bielsa, il Loco vuole 18 milioni dal Lille

Un momento dunque nerissimo per il Lille che si trova a fare i conti anche con il caso Bielsa. L'ex allenatore infatti vuole 18.6 milioni di euro dal club da cui è stato esonerato nello scorso novembre, ovvero gli stipendi previsti fino al 2019 con 5 milioni di danni. In questo caso però il Lille è pronto a dare battaglia al Loco che per la sua gestione della squadra aveva presentato richieste assurde: oltre all'ingaggio da 560mila euro lordi al mese e ai bonus per le vittorie, l'allenatore voleva un'auto prestigiosa, anche per i suoi collaboratori, una suite in un hotel di lusso e 105 notti pagate per il suo entourage, oltre a biglietti aerei. La ciliegina della torta era rappresentata poi dal bonus di 100mila euro in caso di qualificazione alla Champions.

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