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Bielsa, il Lille lo esonera e lui chiede 14 milioni d’indennizzo

In seguito al viaggio non autorizzato in Cile e alla sua sospensione, il club francese ha comunicato la fine del rapporto con il tecnico. Per Bielsa, che ha chiesto un indennizzo di 14 milioni di euro, ora potrebbero aprirsi le porte della nazionale cilena.
A cura di Alberto Pucci
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A neanche un anno dall'inizio della sua avventura in Ligue 1, Marcelo Bielsa è costretto a lasciare ancora la Francia. Per l'ex tecnico del Marsiglia, che nell'estate del 2016 fu molto vicino a sedersi sulla panchina della Lazio, è infatti arrivato l'esonero ufficiale. La dirigenza del Lille, attraverso i propri canali social, ha dunque comunicato la fine del rapporto con l'allenatore argentino: già sospeso, qualche giorno fa, in occasione del suo viaggio non autorizzato in Cile.

A complicare ulteriormente il difficile rapporto tra il club francese e quello che tutti chiamano "El Loco", al di là del cammino del Lille in Ligue 1 (la squadra è in piena zona retrocessione), era infatti arrivata anche la decisione dell'allenatore di partire per il Cile per stare accanto ad un suo amico malato di cancro: una scelta che la società non aveva digerito e che aveva generato l'inizio della fine tra le due parti.

L'indennizzo e la panchina del Cile

Proprio a causa della sua sospensione, Marcelo Bielsa ha infatti dato vita ad un braccio di ferro con il club transalpino e chiesto un indennizzo per l'esonero di circa 14 milioni di euro. Sotto contratto con il Lille fino al giugno 2019, secondo "l'Equipe" Bielsa avrebbe già rifiutato una buona uscita di sette milioni e sarebbe pronto ad andare avanti nella sua battaglia per ottenere invece l'intera cifra chiesta per il trattamento subito.

Rimane intanto un mistero il futuro del 62enne allenatore argentino. Secondo indiscrezioni giunte dal Cile, Bielsa potrebbe addirittura sedersi nuovamente sulla panchina della "Roja". Distrutto per aver mancato l'appuntamento mondiale, il movimento calcistico cileno potrebbe così ripartire dall'ex commissario tecnico di Rosario: già alla guida della nazionale tra il 2007 e il 2011.

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