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Liga, Real-Atletico: il derby di Madrid, ultima spiaggia anti Barcellona

Sabato sera le due squadre di Madrid si sfideranno nell’ultimo derby di stagione in Liga nella speranza di superarsi e di non perdere ulteriore terreno dalla capolista solitaria azulgrana. Sarà un derby inedito delle panchine: prima volta che Zidane e Simeone si incrociano da tecnici.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il potere assoluto del Barcellona è stato già declamato da una classifica che impone ancora una volta gli azulgrana davanti a tutti. La squadra di Luis Enrique col Tridentazo a disposizione in Liga non ha rivali con un distacco abissale sulle rivali, soprattutto sulle due compagini di Madrid, così da sminuire il derby alle porte. I punti di distacco della capolista Barça sono 8 nei confronti dell'Atletico e 9 nei confronti del Real, un abisso che dà ad intendere che il risultato del match di domani potrebbe mettere la parola fine sulle velleità di una o di entrambe le squadre di Madrid. Dovesse arrivare un pareggio ciò permetterebbe ai blaugrana di allontanarsi ulteriormente, se vincesse domenica contro il Siviglia, ipotecando il titolo.

Sarà comunque un derby inedito, soprattutto per chi siede in panchina. Domani sarà la prima volta in cui i due allenatori si affronteranno da tecnici in quella che potrebbe essere una partita decisiva per determinare chi sarà l'anti-Barcellona da qui a fine stagione o decidere  – in caso di parità – le fortune dei catalani, pronti all'allungo decisivo. L'ultima volta che Zidane e Simeone si erano incontrati in un campo di calcio era stato in occasione del Derby del girone di andata della stagione 2003/04 quando vinse il Real, 2 a 0 con i gol di Raul e del Ronaldo.

Per Zidane, la sfida è comunque di quelle da non perdere. Se in gioco non c'è il prestigio della classifica, c'è sempre l'opportunità di dare un segnale forte al proprio pubblico: "Vada come vada, qualsiasi risultato riusciremo a conseguire sabato, la nostra stagione non è finita lì. Certo, bisogna vincere ma siamo in lotta per la Liga e la Champions e non abbiamo intenzione di farci cadere le braccia fino alla fine. Ho letto che qualcuno ha già espresso i propri dubbi sulle mie qualità di allenatore ma credo sia normale anche subire delle critiche. Io sono contento di come i miei giocatori rispondono alle mie idee. Non posso dire altro e domani vedremo come finirà"

Per Simeone, il discorso  cambia di poco: "Questi risultati parlano della bontà del nostro lavoro: arrivare secondi è meglio che terzi e primi è meglio che secondi ma non ne faremo un dramma. Alla lunga in un campionato come la Liga avere una vantaggio economico conta, ma in una sola partita, come il derby di domani, i valori si azzerano e quindi ce la giochiamo. Anche se mi riesce difficile credere che il Barcellona possa perdere nove punti in così poche giornate"

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