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Liga, il Barcellona festeggia il titolo ma esclude Deulofeu: “E’ anche mio no?”

Dopo aver vinto il suo 25esimo campionato, i blaugrana hanno indossato una maglia celebrativa sulla quale non è stato stampato il nome dell’ex milanista. Una decisione che non è piaciuta all’attaccante attualmente in prestito al Watford.
A cura di Alberto Pucci
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Dieci presenze e un gol contro il Malaga, non sono bastate a Gerard Deulofeu per essere considerato campione di Spagna. Questo secondo la dirigenza del Barcellona che, subito dopo la vittoria decisiva con il Deportivo, ha fatto indossare a Iniesta e compagni la consueta maglietta celebrativa sulla quale sono stati stampati tutti i nomi dei protagonisti di questa splendida cavalcata. Tra questi, però, manca quello dell'ex attaccante del Milan.

Una decisione che non è piaciuta al 24enne catalano che, tramite il suo profilo Twitter, ha reso pubblica tutta la sua delusione. Nelle ore successive alla festa blaugrana, Deulofeu ha infatti postato le foto della maglietta celebrativa con una frase particolarmente risentita: "E' anche mio no?". Nonostante le poche partite giocate al Camp Nou e il successivo trasferimento al Watford, l'attaccante risulta infatti ancora sotto contratto con la società spagnola fino al 2019.

Il club lascia fuori anche Mascherano

La tesi della dimenticanza del club catalano, secondo Deulofeu, non sarebbe molto verosimile. Sulla t-shirt indossata dai giocatori di Valverde, mancano infatti anche i nomi di due giocatori che hanno scritto pagine importanti per il Barça come Javier Mascherano e Arda Turan (anche loro ceduti a stagione in corso), mentre compare regolarmente quello di Rafinha: finito in prestito con diritto di riscatto all'Inter.

Complice anche questo episodio, le strade del Barcellona e di Gerard Deulofeu sono destinate a dividersi per sempre. Secondo il "Mundo Deportivo", il giocatore potrebbe infatti rimanere al Watford grazie al lavoro del suo procuratore, che avrebbe trovato l'accordo per la permanenza del suo assistito in Premier League e convinto la società del presidente Pozzo a chiedere il riscatto a titolo definitivo dello spagnolo.

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