169 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’Hellas Verona torna in Serie B: la luce alla fine di un tunnel lungo quattro anni

Dopo quattro anni di terza divisione, l’Hellas Verona torna in Serie B. Festa grande in Piazza Bra. Una società sana che punta a tornare nel calcio che conta. Mandorlini, confermatissimo in panchina, giura amore ai colori gialloblu.
A cura di Umberto Atteo
169 CONDIVISIONI
verona

Quattro stagioni infernali, umilianti per una squadra che ventisei anni fa festeggiava il primo e sin qui unico tricolore della sua gloriosa avventura. L'oscurità del tunnel è oramai alle spalle: l'Hellas Verona torna in Serie B, mettendosi alle spalle il periodo più nero della propria storia. Un autentico capolavoro compiuto dagli scaligeri che, partiti dalla sfavorevolissima quinta posizione, hanno causato le lacrime campane di Sorrento e Salernitana sino a giungere ad un'insperata quanto meritata promozione. Sfida d'altri tempi la finale di ritorno all'Arechi: trentamila supporters granata hanno accolto la comitiva dell'odiato Mandorlini con l'emblematico striscione "Benvenuti al Sud? No, all'inferno". Più forte di tutto l'Hellas: della temperatura estiva, del dominio dei padroni di casa, di un ambiente a dir poco effervescente. Una società sana con alle spalle un progetto tecnico che mira a ricondurla al più presto su palcoscenici più consoni al proprio prestigio.

E' qui la festa

I tifosi gialloblu in festa per le strade di Verona

Ore 20, fischio finale all'Arechi: esplodono i festeggiamenti nella città di Romeo e Giulietta. Fiumi di auto rigorosamente decorate con i colori d'ordinanza sfrecciano su e giù per Corso Porta Nuova. Piazza Bra, dove in tantissimi supporters avevano assistito alla gara tramite maxischermo, è l'epicentro della gioia veronese. Un'appendice del Bentegodi nel salotto buono della città: "butei" e famiglie, "ragazze gialloblu" e bambini agghindati con i colori sociali, un tripudio collettivo. Non sono mancate le polemiche sulla gestione della viabilità, con il traffico impazzito a causa della chiusura di gran parte del centro cittadino, nonchè circa l'installazione dello schermo gigante sulla scalinata del Palazzo del Municipio.

Mandorlini

L'allenatore del Verona Andrea Mandorlini

Subentrato a Novembre al posto di Giuseppe Giannini, Andrea Mandorlini, grande artefice della promozione gialloblu, non trattiene l'entusiasmo: "Avevo già deciso di rimanere, comunque fosse andata la finale di Salerno. Resto al Verona anche la prossima annata, qui si è costruita una grande empatia con società e ambiente". Idee chiare dunque, a dispetto delle avances dello Spezia: "Ho deciso di rimanere per ricambiare l'affetto della gente. Ho ricevuto delle offerte ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo la volontà di vincere con il Verona. Dopo quattro anni di purgatorio, la gente non ne poteva davvero più. Ora siamo ripartiti e mi auguro ci sia un programma". L'ex tecnico del Cluj volge infine lo sguardo ad una sfida speciale del prossimo torneo cadetto: "Non vedo l'ora di disputare il derby contro il Vicenza". Da allenatore del Verona, of course.

Ferrari

L'attaccante Nicola Ferrari

Tra gli artefici della promozione vi è senz'ombra di dubbio Nicola Ferrari. Il ventisettenne bomber di Tione di Trento esprime tutta la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto: "E´ una soddisfazione incredibile visto che durante la stagione si sono susseguiti momenti difficili e momenti splendidi come quello di questa giornata. Adesso lasciateci festeggiare con i nostri tifosi che si meritano ben altre categorie". Nessuna incertezza riguardo al futuro: "La mia intenzione è quella di continuare a vestire la maglia del Verona anche nella prossima stagione, spero da titolare ma sarà il campo a stabilirlo".  L'ex Albinoleffe stempera poi le critiche del post partita di Salerno: "Il mister al fischio finale ha esternato tutto la tensione che aveva accumulato e intendeva soltanto festeggiare senza offendere nessuno. Purtroppo non tutti l´hanno capito".

I grandi del passato

Osvaldo Bagnoli, tecnico del Verona campione d'Italia

Tecnico del Verona campione d'Italia nel 1984/85, Osvaldo Bagnoli si complimenta con l'intero entourage veronese, in particolar modo con il presidente Martinelli: "Il Verona stava meglio. Il merito è di Mandorlini che ha trasformato l'Hellas in una squadra. Prima non c'era gruppo, poi tutto è cambiato. Sono contento, complimenti anche al patron Martinelli. È una brava persona, che ama il Verona. Per questo deve essere aiutato. La Lega Pro non è una categoria che si addice al Verona, finalmente siamo tornati nuovamente in B". Sorpreso ma felice l'indimenticato Hans Peter Briegel: "Che sorpresa. Il Verona aveva iniziato male la stagione ed è incredibile il recupero che ha fatto. In Germania chi parte dalla Terza Divisione spesso arriva anche in Bundesliga. Questo deve essere l'obiettivo del Verona. Immagino piazza Bra adesso, Verona è unica". Elogio di Mandorlini anche da parte di Pierino Fanna: "Siamo finalmente usciti dall'impasse. Nel primo tempo mi aspettavo qualche ripartenza del Verona. Magari  si poteva creare qualche grattacapo in più alla Salernitana. Tuttavia ciò che conta è aver ottenuto il risultato. Mandorlini? Era allenatore sin da quando giocava, non ci voleva molto a capirlo"

169 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views