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Leonardo a Salvini: “Pensi ai cori razzisti non al gioco del Milan”. Replica del ministro

Milan-Lazio andava sospesa per i cori razzisti nei confronti di Bakayoko. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, avrebbe dovuto vergognarsi per quanto accaduto allo stadio piuttosto che per il gioco del Milan. Sono questi i punti chiave dell’intervista di Leonardo, la replica del numero uno del Viminale: “Solo i cori di qualche imbecille”.
A cura di Maurizio De Santis
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Milan-Lazio andava sospesa per i cori razzisti nei confronti di Bakayoko. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, avrebbe dovuto vergognarsi per quanto accaduto allo stadio piuttosto che per il gioco del Milan. Sono questi i punti chiave dell'intervista di Leonardo nell'intervista alla Gazzetta dello Sport. Il match tra rossoneri e capitolini è accompagnato ancora una volta da polemiche e veleni: dal caso della maglia di Acerbi esibita a mo' di scalpo da Bakayoko e Kessié fino alle proteste per gli ululati che la tifoseria biancoceleste ha riservato ai calciatori avversari, in particolare l'ex Chelsea e l'ivoriano. "Pretendiamo rispetto e giustizia", ha ammesso il dirigente brasiliano facendo riferimento anche alla condotta arbitrale altrettanto discutibile dell'arbitro Mazzoleni. "La partita andava sospesa eppure Mazzoleni ha tirato dritto. Cori e insulti erano ben udibili da tutti".

Nessun alibi per la sconfitta. Leonardo non ne cerca e chiarisce subito che l'origine della mozione ufficiale presentata dal Milan non c'è alcun intento di rivalsa rispetto al risultato del campo né volontà di trovare così una giustificazione all'episodio di cui si resero protagonisti Kessié e Bakayoko al termine della gara di campionato a San Siro.

La Lazio ha meritato la finale di Coppa Italia – ha aggiunto Leonardo -. Esporre la maglia di Acerbi sotto la curva del Milan è stato un grave errore che abbiamo riconosciuto subito e per il quale abbiamo punito i nostri giocatori oltre a rimproverarli pubblicamente. Accettiamo la sconfitta, rifiutiamo gli alibi ma pretendiamo giustizia visto che relativamente al caso Kessié-Bakayoko, Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Gravina, presidente dellla Figc, hanno commentato in modo duro e chiesto provvedimenti per i nostri giocatori. Curioso, per non dire grave.

Ulteriore passaggio di rilievo, la replica a Salvini. Il numero uno del Viminale è tifoso del Milan e, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, è intervenuto ancora una volta a parlare della prestazione deludente dei rossoneri. La riposta di Leonardo è molto chiara: "Ha usato la parola vergogna solo per il gioco del Milan, e invece bisogna spendere quella parola per episodi molto più gravi".

La risposta di Salvini a Leonardo: Cori di qualche imbecille

La risposta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non s'è fatta attendere. Alle parole del dirigente milanista, Leonardo, il numero uno del Viminale ha replicato così:

Ho letto l'intervista a Leonardo che chiedeva la sospensione della partita dell'altra sera per qualche coro di qualche imbecille. I cori di qualche imbecille non vengono sospesi alla sospensione delle partite, ma dal 99% dei tifosi che sono educati e rispettosi. Che un dirigente di una squadra prestigiosa come il Milan si attacchi alla sospensione delle partite e faccia polemiche con gli arbitri, da tifoso, da italiano e ministro mi sembra bizzarro. Non è competenza del ministro dell'Interno decidere chi sarà l'allenatore del Milan. Da tifoso mi piacerebbe che mio figlio, che oggi ha 16 anni, vedesse vincere qualcosa al Milan prima della pensione…

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