17 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Lei non sa chi sono io”, così Heynckes ha detto no due volte al Barcellona

L’attuale allenatore del Bayern ha rivelato un suggestivo retroscena di mercato relativo al doppio rifiuto ai dirigenti del Barça che lo avrebbero voluto fortemente sulla panchina catalana.
A cura di Marco Beltrami
17 CONDIVISIONI

"Lei non sa chi sono io!". Una battuta quella del Principe della risata Totò che ha fatto sorridere intere generazioni, ma che a quanto pare è stata utilizzata spesso e volentieri anche da diversi addetti ai lavori, in quello che è considerato lo sport più bello del mondo. L'ultimo a gonfiare il petto, per far riconoscere la propria autorità e il proprio valore è stato Jupp Heynckes, l'attuale tecnico del Bayern Monaco, che ha raccontato curiosi retroscena sul doppio rifiuto al Barcellona.

Quando Heynckes stregò tutti alla guida del Tenerife

L'esperto allenatore classe 1945 è tornato in questa stagione in panchina per raccogliere le redini del Bayern Monaco, subentrando a Carlo Ancelotti. Una scelta rivelatasi azzeccata quella dei bavaresi, con il tecnico capace di vincere il triplete nel 2012 che ha rigenerato una squadra che, oltre ad ipotecare la Bundes, si è rilanciata anche in Champions. In un'intervista a Der Spiegel, il manager ha rivelato un curioso retroscena legato al passato e in particolare al 1997, quando Heynckes aveva stupito tutti in Spagna e non solo alla guida del Tenerife: nella sua prima stagione alla guida del club delle Canarie aveva raggiunto addirittura le semifinali di Coppa Uefa, per poi ottenere il 9 posto nella Liga l'anno successivo.

Immagine

Heynckes e il primo rifiuto al Barcellona

Ecco allora che il manager tedesco, alla sua seconda esperienza in Spagna dopo quella con l'Athletic, finì nell'estate 2017 nel mirino nientemeno che del Barcellona. Il club blaugrana si fece vivo, attraverso i suoi emissari, direttamente presso l'abitazione di Heynckes a Tenerife. Questo il racconto del tecnico che disse però di no ai blaugrana: "Mi ritrovai i dirigenti del Barcellona nel salotto di casa mia a Tenerife, mi sottoposero un'offerta che però rifiutai".

Il retroscena sul no di Heynckes ai catalani

I dirigenti dell'epoca del Barça rimasero spiazzati per il no del tedesco. Quella di allenare la formazione catalana sarebbe stata l'occasione per un salto di qualità, al punto che ribadirono: "Insomma, lei sa che noi siamo il Barcellona..". E la risposta di Heynckes fu molto decisa: "Certo che so chi siete, ma evidentemente siete voi a non sapere chi sono io. Non rompo i contratti". Un vero e proprio schiaffo, seguito dopo dalla firma con gli acerrimi rivali del Real Madrid. Real che però dovette arrendersi al Barça di Van Gaal.

Nel 2013, il bis. L'allenatore tedesco rifiutò ancora il Barça

Ma non finisce qui. Già, perché la situazione si ripropose nel 2013. In questo caso il Barcellona provò a ingaggiare nuovamente Heynckes, in una sorta di scambio delle panchine: l'allenatore tedesco reduce dal triplete con il Bayern aveva appena lasciato il posto proprio all'ex Barça Guardiola. Seppur con toni diversi dal primo rifiuto, l'esito della trattativa fu lo stesso come svelato da Heynckes: "Sarebbe stato impossibile occuparmi di un'altra squadra dopo gli impegni col Bayern. Mi sono riposato, mi sono dedicato a me stesso e ai miei animali". Tra i tanti successi messi in bacheca nella sua carriera dunque, il tedesco può anche vantare quello virtuale, del doppio no al Barcellona.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views