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Le squadre della Serie A 2019/2020: come camba la geografia del nuovo campionato italiano

In attesa di conoscere chi oltre a Chievo e Frosinone retrocederà e che la griglia di partenza si completi con la vincente dei playoff di Serie B, la geografia del massimo campionato italiano 2019/2020 sta già prendendo forma. Ecco com’è cambiata e come potrà ancora cambiare la mappa delle squadre del prossima Serie A.
A cura di Michele Mazzeo
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Con la promozione del Lecce la Serie A 2019/2020 sta cominciando a prendere forma. Adesso mancano soltanto due squadre per completare il lotto delle 20 che prenderanno parte al massimo campionato italiano nella prossima stagione. Una uscirà dai playoff di Serie B, l’altra dalla lotta salvezza di quello attualmente in corso. Nonostante ciò possiamo andare già ad analizzare come cambierà la geografia del prossimo torneo di A.

Serie A a trazione lombarda, primato a rischio per l’Emilia Romagna

La cosa che immediatamente salta all’occhio è il fatto che Lombardia sarà la regione più rappresentata. Alle “solite” Inter, Milan e Atalanta si unirà infatti il Brescia appena lauretosi campione del campionato cadetto. Bisognerà attendere le ultime giornate invece per sapere se anche l’Emilia Romagna riuscirà a presentarsi ai nastri di partenza della prossima Serie A con quattro compagini dato che, al contrario di Spal e Sassuolo già sicure di prendere parte al prossimo torneo di A, Parma e Bologna, nonostante i rispettivi 6 e 5 punti di vantaggio sul terzultimo posto, non sono ancora matematicamente salvi*.

  • Nord Juventus e Torino (Piemonte) – Atalanta, Inter, Milan e Brescia (Lombardia) – Sampdoria e Genoa* (Liguria) – Sassuolo, Spal, Parma* e Bologna* (Emilia Romagna) – Udinese* (Friuli Venezia Giulia)
  • Centro Roma e Lazio (Lazio) – Fiorentina* e Empoli* (Toscana)
  • Sud e isole Napoli (Campania) – Cagliari* (Sardegna) – Lecce (Puglia)

La Puglia torna in Serie A con il Lecce

Con la retrocessione del Chievo dunque il Veneto potrebbe sparire dalla geografia della Serie A a distanza di 12 anni di distanza (l’ultima volta nella stagione 2007/2008). Per sapere se sarà davvero così bisognerà però attendere la fine dei playoff della Serie B dato che tra le sei qualificate sono ben due (Hellas Verona e Cittadella) le compagini venete che possono dunque ancora ambire a colmare quel vuoto lasciato dalla retrocessione del club clivense.

Altra porzione d'Italia che rischia di scomparire è il Friuli Venezia Giulia: l’Udinese infatti al momento si trova soltanto a +2 sulla zona retrocessione e dunque potrebbe ancora finire in terzultima posizione e quindi salutare la massima categoria. Qualora ciò si verificasse si tratterebbe di un evento “storico” dato che i friulani sono presenti consecutivamente in Serie A dalla stagione 1995/1996.

Dopo sette anni di assenza nel prossimo campionato di A vi sarà invece anche un grande ritorno, ossia quello della Puglia che dopo sette stagioni di assenza avrà nuovamente un proprio rappresentante nella massima categoria del calcio italiano: sempre il Lecce come in quell’ultima annata 2011/2012 .

  • Playoff di B
    Nord Verona e Cittadella (Veneto) – Spezia (Liguria)
    Sud e isole Palermo (Sicilia) – Benevento (Campania) – Pescara (Abruzzo)

Il Sud mette la freccia sul Centro

Per quel che riguarda le macroregioni invece potrebbe esserci l’aggancio o addirittura il sorpasso del Sud rispetto al Centro per numero di squadre al via. Alla big Napoli e, quasi certamente, al Cagliari che già oggi, in caso di non vittoria dell’Empoli, centrerebbe la salvezza aritmetica, si aggiungerà infatti il Lecce che nell’ultima giornata della regular season di Serie B si è assicurato il secondo posto che significa promozione diretta nella massima serie.

Inoltre l’Italia centrale dopo il Frosinone già retrocesso potrebbe perdere anche un’altra rappresentante dato che al momento i toscani dell’Empoli sembrano essere i principali candidati a salutare la categoria, mentre il Meridione potrebbe aumentare i propri alfieri se una tra Palermo, Benevento o Pescara dovesse vincere i playoff del campionato cadetto, nei quali non vi saranno squadre del centroItalia, e occupare l’ultimo posto disponibile nella griglia di partenza della prossima Serie A.

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