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Lazio, Simone Inzaghi racconta il retroscena della telefonata con Claudio Lotito

La telefonata di Claudio Lotito a Simone Inzaghi (“ti lamenti sempre ma hai una squadra dieci volte più forte, qui decido io”) è diventata virale nei giorni scorsi. E’ esplosa sui social dopo la sconfitta con il Napoli e prima della trasferta di Torino contro la Juventus. Il tecnico spiega: “Ci siamo fatti una risata sull’accaduto. Pretendo tanto da me stesso, dai miei giocatori e dalla società. Ma siamo tutti sereni, dispiaciuti per il ko contro il Napoli ma già concentrati sulla Juventus”.
A cura di Maurizio De Santis
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Con una risata. Così è finita la telefonata tra Claudio Lotito e Simone Inzaghi. E' il tecnico della Lazio a porre fine all'intrigo nato ed esploso sui social network quando è stato diffuso un video nel quale il presidente faceva la voce grossa con l'allenatore che ‘si lamenta sempre' ‘e basta, perché qua decido io' aggiunge il numero uno dei bianocelesti sorpreso a discutere animatamente al cellulare con il suo allenatore. Il resto è storia di questi giorni, fatta di smentite da parte del patrone e del tentativo da parte del tecnico di ridimensionare quell'episodio dal quale non ne esce bene… ‘hai una squadra che vale dieci volte le altre', è la replica durissima del massimo dirigente. Tutto nei giorni immediatamente successivi alla sconfitta in casa contro il Napoli e durante la settimana che porta all'anticipo di campionato contro la Juventus.

I confronti tra l'allenatore e il presidente sono all'ordine del giorno – ha ammesso Inzaghi in conferenza stampa -, l'importante è che siano per il bene comune, che siano utili e costruttivi e si concludano alla telefonata successiva con una risata, come è stato.

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Cosa è successo? A offrire la propria versione dei fatti è lo stesso Inzaghi che spiega cosa realmente rappresentasse quella telefonata diventata virale sul web e qualche grattacapo gli ha creato.

Si è parlato tanto della telefonata, tra l'altro datata – ha fatto sapere il tecnico nel corso dell'incontro con la stampa a Formello -. Io e il presidente ci conosciamo da quindici anni e tra di noi c'è un grandissimo rapporto. L'ho sentito ieri e ci siamo fatti una risata sull'accaduto. Cosa significa quel confronto? Nulla di particolare… normale dialettica perché io pretendo tanto da me stesso, dai miei giocatori e dalla società. Siamo tutti sereni, dispiaciuti per il ko contro il Napoli ma già concentrati sulla Juventus.

A proposito della Juventus, è l'avversario peggiore che potesse capitare la Lazio reduce dalla sconfitta in casa contro il Napoli. Gol di Immobile poi si spegne la luce e i partenopei ribaltano la scena. Distrazioni fatali, figurarsi ad averne quando di capita Cristiano Ronaldo…

La Juventus non è solo Cristiano Ronaldo. E’ una partita bellissima da giocare, la squadra si sta preparando a questo impegno difficilissimo. Queste gare sono nel nostro dna. Dobbiamo sperare di non trovare i bianconeri in grandissima giornata, ma i ragazzi sono stati molto concentrati.

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