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Lazio, Lotito contro Inzaghi: “Simone, ti lamenti sempre. Sono io che decido non tu”

Ripreso per le vie di Cortina, il presidente della Lazio ha inveito contro un “certo” Simone: ” Hai una squadra che vale dieci volte quello che valgono le altre. Pensa a fare l’allenatore”. La risposta del club romano non si è fatta attendere: “Confermiamo l’errata interpretazione del colloquio fraudolentemente carpito. Agiremo per vie legali”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la sconfitta contro il Napoli a Formello si respira un clima pesante. Il passo falso nella prima giornata di campionato, non è stato infatti digerito dalla società biancoceleste, che ora chiede a Immobile e compagni un pronto riscatto contro la Juventus. A testimoniare il momento poco felice della squadra di Inzaghi, è comparso in rete un video nel quale si sente il presidente Lotito inveire al telefono contro un "certo" Simone.

Ripreso di nascosto da un cellulare, mentre camminava per le vie di Cortina, il patron laziale non ha usato giri di parole: "Simone, decido io, non decidi te. Te lo sto dicendo in tutte le salse, io voglio avere la certezza di chi sta male e chi non sta male. Ti stai sempre a lamentare di tutto, di tutto. Hai una squadra che vale dieci volte quello che valgono le altre. Pensa a fare l'allenatore".

Il comunicato ufficiale della Lazio

Il video, pubblicato anche sul sito del Messaggero, ha ovviamente creato un terremoto nel centro sportivo della Lazio dopo un'estate senza grandi colpi di mercato, un inizio di stagione in salita e un calendario tutt'altro che semplice. Di fronte alla reazione del popolo laziale, interdetto dallo show telefonico di Lotito, la società capitolina ha pensato di correre subito ai ripari con una risposta ufficiale pubblicata sul sito del club.

"In riferimento alla telefonata diffusa via internet a firma di TrediciDicembre (@ivantarsitano) – si legge nella nota della Lazio – nel confermare l’errata interpretazione del colloquio fraudolentemente carpito, è stato dato incarico ai legali di identificare l’autore e chi l’ha diffusa e procedere in tutte le sedi civili e penali nei confronti di chiunque sia responsabile del fatto e della sua diffusione".

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