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Lazio, Leiva e Immobile sono i “condottieri” contro il Salisburgo. Milinkovic in ombra

La squadra di Simone Inzaghi ha vinto per 4 a 2 una partita di altissima intensità, attaccando sempre la profondità e cercando di aggredire sul secondo campo gli avversari che erano ostici e preparati. Grandissima prova per Lucas Leiva e i soliti Luis Alberto e Ciro Immobile. Sergej Milinkovic-Savic si fa notare solo per la sua fisicità e non per la sua qualità: ci si aspetta sempre di più da uno come lui.
A cura di Vito Lamorte
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È una Lazio dal profilo europeo quella che si è vista in campo stasera contro il Salisburgo per la gara d'andata dei quarti di finale di Europa League. La squadra di Simone Inzaghi ha vinto per 4 a 2 una partita di altissima intensità, attaccando sempre la profondità e cercando di aggredire sul secondo campo gli avversari che, a differenza di quello che molti avevano predicato alla vigilia, erano molto ostici e preparati. Un collettivo ben organizzato quello di Marco Rose, imbattuti in questa competizione con 5 vittorie e 5 pareggi tra fase a giorni e play-off, che ha messo in difficoltà la difesa laziale in diverse occasioni e ha tenuto il campo molto bene ma è stato punito perché ha sbagliato diverse palle in uscita e con la squadra capitolina non puoi permetterti certe distrazioni.

Ottimo il lavoro fatto in mezzo al campo da parte di Lucas Leiva e Marco Parolo, che ha segnato i goal numero 300 nella storia della società capitolina, hanno fatto da filtro per le due fasi e sono stati bravissimi a far ripartire subito in verticale i compagni d'attacco. La Lazio ha subito le due reti, non benissimo in vista del ritorno, su un calcio di rigore, molto dubbio, e su un errore in uscita di de Vrij ma la reazione è stata da grandissima squadra, molto bene il goal di Felipe Anderson dopo 3′ dal pareggio, e il doppio vantaggio potrebbe essere di buon auspicio per il ritorno di Salisburgo. Era importante non prendere goal ma, allo stesso tempo si può dire che il risultato potrebbe essere anche stretto e con questo impatto in zona offensiva la Lazio potrebbe essere ancora più pungente tra 7 giorni alla Red Bull Arena. Un'ottima prova in coincidenza dei 42 anni di Simone Inzaghi e per l'anniversario del secondo anno sulla panchina dei biancocelesti.

I migliori: Luis Alberto, Leiva e Immobile

Luis Alberto

Dai suoi piedi parte la manovra della squadra di Inzaghi. Lo spagnolo è sempre acceso, anche quando non lo interpelli per diversi minuti lui c'è. Nella prima parte dispensa giocate interessanti ma poco produttive mentre nella ripresa è lui a servire l'assist del 2-1 di Parolo con un ottimo tocco di destro verso il centro dell'area. L'uomo che ricama tutte le trame offensive biancocelesti. Maghetto.

https://youtu.be/0s6f3gAlDBs

Lucas Leiva

Pulito nelle chiusure, intelligente nell'impostazione e decisivo con l'assist del 4-2. Cosa chiedere di più al numero 6? Se andate a chiedere ad un tifoso della Lazio chi è il mediano di nome Lucas più forte che sia passato da Roma lui ti risponderà "Leiva". Non si tratta di mancanza di riconoscenza averso Biglia ma il brasiliano è entrato un punta di piedi nello spogliatoio biancoleceleste consapevole di avere un compito difficile ma grazie alle sue qualità è riuscito a far dimenticare il suo predecessore. Tare nelle ultime settimane ha detto: "Uno dei miei migliori acquisti". Un motivo ci sarà. Uomo in più.

Ciro Immobile

La stagione della una di Torre Annunziata è sempre più straordinaria: 37 reti stagionali, 7 in Europa League. Immobile non ha graziato Walke e poco prima di uscire avrebbe potuto firmare la doppietta se il portiere della squadra austriaca non fosse rimasto in piedi attaccato al palo. La corsa in panchina e l'abbraccio con Simone Inzaghi è sinonimo di un grande legame tra i due che stanno provando a far primeggiare i colori biancocelesti in Europa. Rapace. 

https://youtu.be/5D3IWW3AfuA

I peggiori: Milinkovic e Lainer

Sergej Milinkovic-Savic

Da lui ci si aspetta sempre di più. Quando Milinkovic-Savic deve spaccare la partita non lo fa (clamoroso l'errore di testa da pochi passi) e la sua presenza in mezzo al campo si fa sentire solo per la fisicità, poco per la sua enorme qualità. Troppo poco per un calciatore come lui e per quello che ci ha abituato a vedere in questi ultimi due anni. Aspettando il ritorno. 

Stefan Lainer

Soffre tantissimo la spinta di Lulic e non riesce ad essere mai pericoloso in fase offensiva. Il terzino del Salisburgo è stato preso spesso in mezzo dai calciatori della Lazio e in occasione del quarto goal si è fatto trovare fuori posizione. Quando riesce ad arrivare sul fondo non è freddo e Radu lo chiude sempre bene. Confuso. 

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