Lazio, Keita twitta contro Lotito: “La società non ascolta niente e nessuno”

A poche settimane dall'inzio ufficiale della stagione, continua a non esserci pace in casa Lazio. Dopo il clamoroso rifiuto di Marcelo Bielsa e i due casi spinosi legati ad Antonio Candreva e Felipe Anderson, Simone Inzaghi deve ora riflettere sulla decisione di Keita Balde: assente ingiustificato ad Auronzo di Cadore, sede del ritiro estivo biancoceleste. A spiegare i motivi dell'incredibile gesto, è stato lo stesso attaccante senegalese ex Barcellona: "Amici della Lazio, in accordo con la società ho deciso di rimandare la partenza per il ritiro – ha twittato l'attaccante – Io amo e rispetto la maglia, ma non posso più accettare il trattamento che mi stanno riservando. Cose promesse e mai mantenute. Scadenze rinviate. Programmi cambiati. Ho parlato più volte con il Presidente e con il Direttore: il mio punto di vista, purtroppo, non interessa a nessuno".
La tifoseria scende in piazza per protestare
"Secondo me ci sono due modi di fare le cose – ha continuato Keita, nel suo messaggio "social"- Uno si basa sulla condivisione delle idee e dei progetti, sulla possibilità di crescere insieme costruendo un futuro migliore. L'altro modo, quello scelto al momento, vede una parte della società che cammina da sola, senza ascoltare niente e nessuno. Quando poi si aggiunge qualcuno che dice una cosa e ne fa un'altra… allora bisogna fermarsi. Così non si costruisce, ma si distrugge". La decisione e le parole di Keita Balde, hanno ovviamente incendiato ancor di più la piazza laziale: già inviperita con Lotito per la figuraccia fatta con Bielsa. Dopo i primi striscioni di protesta comparsi ad Auronzo di Cadore, la rabbia della tifoseria biancoceleste è tracimata anche sul web dove si stanno raccogliendo adesioni per presunti "sit-in" di protesta a Villa San Sebastiano e, addirittura, al Campidoglio: evento imminente per il quale si sarebbero già iscritti diversi tifosi della Lazio.