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Lazio, allenatore: Allegri-Donadoni, si decide

Continua il toto-allenatore per i biancocelesti: in corsa anche Inzaghi e Pioli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Fumata nera per la panchina biancoceleste: il presidente Claudio Lotito continua la ricerca di un nuovo allenatore per la prossima stagione, ma l'impresa si annuncia più ardua del previsto. L'ideale sarebbe stata la conferma di Edy Reja, ma si è capito che il tecnico goriziano non vuol saperne. La corsa sembra a due, con Allegri e Donadoni in pole position. Altrimenti, pronto dalla primavera Simone Inzaghi, con Stefano Pioli "riserva" eccellente. Insomma, in quattro per l'eredità di Edy Reja: il sogno di continuare con il tecnico goriziano è tramontato in fretta. Non è bastato assicurare per il prossimo anno Dusan Basta, tentare Marco Parolo e puntare al riscatto di Candreva. Reja considera chiusa la sua pagina in biancoceleste, e vuole tenersi aperta la porta di qualche altra panchina, magari una nazionale. Si parla di Slovenia e Croazia, ma si tratta solo di voci.

Allegri o Donadoni? Il sogno resta Max Allegri, che ha però il grosso problema dello stipendio troppo elevato. Attenderà anche lui una chiamata da altre panchine, magari all'estero? O al massimo, prendersi un anno sabbatico e lasciarsi alle spalle la brusca interruzione dell'esperienza al Milan? Bisognerà vedere, perché magari potrebbe accontentarsi di una squadra fuori dall'Europa, magari per conquistarla con le sue mani: la Lazio farebbe al suo caso. Donadoni è invece il nome più affascinante dei tre: con il Parma escluso dall'Europa League, il tecnico bergamasco potrebbe lasciare la panchina emiliana. Ma i buoni rapporti tra Parma e Lazio impediscono che Lotito "rubi" l'allenatore all'amico Ghirardi, per cui bisognerà trovare un accordo che soddisfi tutti. Il vero problema è l'elevato ingaggio dell'ex-tecnico dell'Italia, che attualmente percepisce 1,5 milioni di euro: troppi per la Lazio, che negli ultimi anni ha sempre tenuto bassa l'asticella dello stipendio dei propri tecnici. Motivo che, in parte, è lo stesso che potrebbe far saltare la trattativa per Allegri, il cui stipendio è anche più alto. Inoltre, Donadoni difficilmente accetterebbe la panchina di una squadra che non possa lottare per l'Europa, e chiederà garanzie: magari la conferma di Candreva, che però è seguito fortemente dal Napoli.

Simone Inzaghi. Se saltano Allegri e Donadoni, è l'uomo in pole position. Piace ai tifosi ed alla società, ma soprattutto verrebbe ad occhi chiusi. Già allenatore della Primavera, con la quale ha vinto uno scudetto ed una coppa Italia, è attualmente impegnato nei playoff scudetto 2014: dopo il 9 giugno può diventare allenatore della prima squadra, e probabilmente è solo questo limite di tempo l'unico ostacolo alla sua "promozione". Al momento, infatti, la società preferisce probabilmente non distrarlo dall'obiettivo, e sondare altri terreni. C'è di positivo che una sua promozione vorrebbe dire anche portare in prima squadra elementi dal settore giovanile che Inzaghi ha praticamente cresciuto nel suo periodo in panchina. Dato, questo, da non sottovalutare.

Stefano Pioli. L'ultimo nome in corsa è quello del tecnico del Bologna. Secondo voci di corridoio, sarebbe stato proprio Reja ad indicare nel parmense il suo successore, e questo costituisce sicuramente un bel credito. Ma il problema principale è il contratto con il Bologna, in scadenza al 30 giugno 2015, ed ancora lontano dall'essere risolto: finché questo non avverrà, non potrà firmare per nessuna squadra, e tutto lascia credere che dopo il 9 giugno, se la Lazio non avrà ancora scelto un allenatore, la scelta sarà fatta in automatico, e prevede l'arrivo in prima squadra del tecnico della Primavera Simone Inzaghi.

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