35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La vita spericolata di Asprilla: il calcio, il sesso e i condom al cioccolato

A Parma l’ex attaccante colombiano ha vissuto i momenti più belli della carriera di calciatore. Oggi ha lanciato una linea di preservativi molto speciali. In passato, grazie alle sue ‘doti’, ha ricevuto proposte da riviste e Case di produzione per girare servizi hard oppure filmati porno.
A cura di Michele Mazzeo
35 CONDIVISIONI

Faustino Hernán Asprilla Hinestroza, per tutti Tino, con tutti i suoi eccessi, dentro e fuori dal campo, è diventato un’icona cult del calcio. Un personaggio venerato, odiato ma, allo stesso tempo, indimenticato e indimenticabile. Tuttavia, le sue bravate, le sue celebri uscite, oltre a far infuriare compagni di squadra, dirigenti e allenatori, l’hanno reso celebre consegnandolo alla Hall of Fame del football non solo colombiano ma mondiale.

 

Immagine

Dalla Colombia al Parma: tutti pazzi di Asprilla

Tino Asprilla, agli inizi degli anni ‘90, ha scritto pagine importanti nel massimo campionato di Serie A. In particolare, con la maglia del Parma, il nazionale colombiano, realizzerà 25 reti in 4 anni, dal 1992 al 1996 e 3 nella breve parentesi, di ritorno dall’Inghilterra, nella stagione 98/99, totalizzando con i crociati 28 reti. Una carriera che ha visto i suoi anni migliori proprio in Emilia con il Parma, ma che vide lo stravagante attaccante sudamericano cominciare a tirare i suoi primi calci al pallone proprio in Colombia con la maglia del Cùcuta Deportivo, dove esordisce nel 1988.

La sua prima stagione lo vede segnare 17 reti in 36 partite, che gli valgono la chiamata dal club che in quel periodo domina la scena colombiana, l'Atlético Nacional. Qui Asprilla giocherà fino al 1992, lasciando dopo 75 partite e 35 reti per approdare sul palcoscenico del calcio europeo. Approdato al Parma, lascia  con tre trofei conquistati: una Coppa delle Coppe (1993), una Coppa Uefa (1995) e una Supercoppa Uefa (1994).

Positivo alla cocaina

Nel febbraio del 1996 il Newcastle inizia la trattativa con il Parma per l'acquisto di Asprilla. Firmato il contratto, il calciatore però non passa le visite mediche. Si scoprirà dopo che era risultato positivo alla cocaina ai test antidoping e quindi a un certo punto la trattativa sembra essere sfumata: con il Parma intento a fare causa al Newcastle per un contratto già firmato da entrambe le parti, gli inglesi sono stati quindi costretti a prendere Asprilla in cambio di 17 miliardi di lire.

Nel 2005 il ritiro dal calcio giocato

Lasciata definitivamente l'Europa, Asprilla decide di far ritorno in Sudamerica, in Brasile, guadagnando un contratto prima col Palmeiras (1999, 18 presenze e 4 gol), poi col Fluminense (12 presenze e 8 gol) dove regalò gli ultimi lampi di classe. Giocò ancora in Messico con l’Atlante, in Colombia con l’Atletico Nacional, in Cile con l'Universidad de Chile, chiudendo poi con qualche apparizione in Argentina con l'Estudiantes de La Plata (2004), e nella squadra della sua città natale, il Cortuluá. Nel 2004 fu molto vicino a un ingaggio nella Serie D italiana con il Valle d'Aosta, allenato dall'amico ed ex compagno di squadra nel Parma Marco Osio, ma la trattativa sfumò per problemi di tesseramento. Il 15 marzo 2005 annuncia il ritiro dal calcio, chiudendo la carriera con 331 partite e 112 gol nei campionati professionistici.

Lo zucchero, il calcio e i preservativi

E oggi? Oggi Faustino gestisce lo zuccherificio San Carlos, quello in cui suo padre ha lavorato per tutta la vita. Nei tempi morti però, fa il commentatore per ESPN Colombia, gira per il paese per disputare partite con vecchie glorie della nazionale Cafeteros come Aristizabal o Valderrama e, ultimamente, si diverte coi preservativi. Nelle ultime settimane, infatti, “Il Cobra” ha presentato a Bogotà una linea di profilattici (composta da quattro modelli, di cui uno al cioccolato e uno alla fragola) che portano il suo nome: "Tino".

Tino_preservativi

Le dimensioni contano… le offerte per partecipare a film porno

Parte del racconto della sua vita è un romanzo fatto di relazioni amorose (molte extraconiugali), nudi su riviste colombiane e guai con la giustizia.  Nel 1993 durante un'amichevole tra Colombia e Cile, una fotografa carpì involontariamente le “abbondanti” parti intime dell'ex attaccante gialloblù. Da qui nacque il mito di Asprilla. Infatti da quel giorno in poi all’attaccante colombiano iniziarono ad arrivare diverse proposte da riviste e case di produzione hard per posare nudo o partecipare a film porno (cosa che rifiutò), e anche, come lui stesso ha ammesso, alcune proposte di matrimonio da parte di donne e di uomini (“all’epoca ricevevo molte più avances da omosessuali che da donne”).

Gli spari contro le forze dell'ordine

A tal proposito è storica la risposta di Gigi Buffon durante una simpatica intervista alle Iene nel 2002. Quando al portiere della Nazionale venne chiesto chi fosse il più dotato tra i compagni di spogliatoio, la replica fu immediata: "senza alcun dubbio il mitico Tino Asprilla. Era bellissimo da vedere". Ma, come dicevamo, Faustino ama gli eccessi (e le armi) e spesso finisce per esagerare. Dopo aver rischiato più volte l’arresto per detenzione illegale di armi, nel 2008 viene arrestato per aver sparato con una mitragliatrice contro le forze dell’ordine: “mi hanno tenuto in carcere dieci giorni”, dichiarerà poi, “e mi hanno fatto uscire perché non ne potevano più di me”. Il solito, pazzo Tino.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views