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La Serie A si scopre vecchia, troppo straniera e piena di debiti

ll report della FIGC è impietoso: il nostro è il campionato con l’età media più alta d’Europa e invaso da giocatori stranieri (oltre il 51%) ed è all’ultimo posto per i prodotti del vivaio in prima squadra.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Serie A italiana è vecchia, invasa dagli stranieri, senza giovani e di pochissimo appeal. Tutto si sapeva già da tempo – bastava guardare i risultati sportivi dell'ultimo lustro in giro per l'Europa – ma il report ufficiale stilato dalla Federcalcio è comunque un pugno al volto di un movimento che stenta a rialzarsi e camminare con le proprie gambe. Pur avendo una squadra in finale di Champions League – la Juventus – e aver avuto due club in semifinale di Europa League – Fiorentina e Napoli – non sembra che vi siano i presupposti per invertire una tendenza verso il ribasso.

I più vecchi d'Europa e in mano agli stranieri – Non ci siamo, sotto nessun punto di vista. La media dei giocatori è altissima, i giovani non ci sono più, i vivai sono dimenticati e il costante arrivo di stranieri (mediocri) complica il tutto. Viviamo nel campionaato più vecchio d'Europa: l'età media è di 27,3 anni (altissima rispetto ai 25,6 della Germania, seconda in classifica) ed è la più alta fra le 54 Top Division. Non solo: la Serie A si ritrova invasa dagli stranieri, che sono ben il 54,1%. Un dato allarmante se si pensa che solo Cipro e Inghilterra ne hanno di più mentre campionati emergenti e di gran lunga migliori del nostro come la Bundesliga e la Liga spagnola si attestano sul 40%.

Senza vivaio, pieni di debiti e con gli stadi da rifare – Ma la FIGC va oltre: la Serie A è all’ultimo posto di calciatori prodotti dal vivaio con solo l’8,4%, rispetto al 23,6% della Francia. I dati allarmanti del Report Calcio 2015 presentano una fotografia del sistema calcistico italiano desolante. Così come i conti economici: si è in continua perdita con -317 milioni nel 2013-2014, dopo aver chiuso a -311 il 2012-2013. I debiti non diminuiscono: 3,7 miliardi aggregati, mentre il patrimonio netto è di appena 273 milioni. E gli stadi? Da rifare: gli impianti restano vecchi, troppo vecchi con una media di 62 anni e che si riempiono al 70% in A, solo al 40% in B, solo al 37% in Lega Pro.

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