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La risposta di Paolo Cannavaro ai cori razzisti dei tifosi juventini

Nel corso di Juve-Verona i tifosi bianconeri hanno intonato dei cori offensivi contro Napoli. L’ex capitano azzurro su Instagram ha risposto a chi ha intonato quelle parole vergognose e lo ha fatto in modo elegante e intelligente elencando una serie di motivi che lo rendono ‘orgoglioso di puzzare’.
A cura di Alessio Morra
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Doveva essere un pomeriggio perfetto e in larga parte lo è stato quello vissuto allo Stadium dalla Juventus, che ha battuto il Verona, ha celebrato con il trentesimo successo un campionato strepitoso, ha festeggiato il settimo scudetto consecutivo e ha celebrato Gigi Buffon, nel giorno dell’addio. Ma una nota stonata, pesantemente, c’è stata. Perché nel corso del primo tempo i tifosi della Juventus hanno fatto loro il motivetto cantato dai tifosi del Napoli, basato sulle note di un brano di qualche anno fa di Noemi, lo hanno modificando e hanno prodotto un coretto vergognoso: “Napoli usa il sapone”. Forse arriverà una multa alla Juve, nemmeno tanto pesante, rapidamente si è scatenato un putiferio.

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Rispondendo a un post del giornalista Antonio Petrazzuolo è sceso in campo, e lo ha fatto non solo da grande difensore ma anche da grande attaccante, Paolo Cannavaro che con un lunghissimo messaggio ha elencato tutte le bellezze della sua città ed ha esaltato tutti i primati mondiali, e italiani, di Napoli, una città sempre troppo spesso presa di mira. Questo il lungo post dell’ex capitano azzurro:

Napoli puzziamo…Io puzzo di tufo e di lava del Vesuvio. Puzzo di Posillipo, di Partenope, di canzoni cantate in tutto il mondo e tradotte in tutte le lingue. Puzzo di cozze, di Babà, di sfogliatelle, di dolci fatti in casa e puzzo pure di pasta al pomodoro e basilico. Puzzo di 3000 anni di storia, di 5 castelli e 365 chiese.

Puzzo della prima illuminazione pubblica al mondo, del primo teatro lirico di sempre (San Carlo 1730 – Re Carlo III di Borbone). Puzzo di pizza che tutti ci invidiano, di mozzarella che tutti si fanno spedire in tutte le parti d’Italia. Puzzo per le domeniche passate in famiglia e puzzo per quei napoletani uccisi per difendere la prima ferrovia in Europa, la Napoli-Portici.

Puzzo per la prima università pubblica al mondo, la Federico II di Svevia, anno 1100. Puzzo del Cristo Velato, di Caravaggio, di Solimena, Ribera, Luca Giordano, Bernini e Canova, puzzo di Totò, di Troisi, di De Filippo di Pino Daniele. Puzzo dei bambini che giocano ancora per le strade di Napoli, puzzo di sole, di mare, di scogli, di sabbia. Puzzo di Napoli sotterranea, di tunnel borbonici e dei vicoli più fotografati al mondo. Tutta questa puzza dà odore alla mia vita!!! Basta poco che ce voi…venitev a fa nu giro.

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