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La rinascita di Alexandre Pato: l’acquisto più importante del mercato rossonero

Le buone notizie per il Milan, arrivano dalle Olimpiadi e dall’Old Trafford, stadio rimasto nel cuore della tifoseria rossonera. Nella vittoria del Brasile, contro la Bielorussia, c’è anche la firma di Alexandre Pato.
A cura di Alberto Pucci
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Alexandre Pato

Il Papero ritrovato – Persi i pezzi più pregiati dell'argenteria e in attesa di acquistarne altri da esporre e da "presentare" ad una tifoseria in subbuglio, il Milan si consola con la cartolina che arriva da Manchester: un'istantanea dai colori sgargianti, firmata Alexandre Pato. Tanti saluti dall'Inghilterra e tanti saluti alle malelingue che, da mesi, vanno in giro dicendo: "Non tornerà più il giocatore di prima". L'Olimpiade, invece,  ha svegliato il "Papero" e lo stadio di Rooney, dove il Milan anni prima vinse la Champions League, lo ha rimesso al mondo (calcistico) un'altra volta, con la speranza che i guai fisici che hanno tormentato il brasiliano siano solo un lontano ricordo. Nella seconda giornata del Girone B del torneo Olimpico maschile di calcio, i verdeoro hanno battuto la Bielorussia con un netto 3 a 1, conquistando il passaggio del turno. Partita difficile quella contro i Bielorussi, raddrizzata proprio da una testata decisa del ventiduenne di Pato Branco. Un gol che ha cambiato la partita e che ha ridato fiducia ad uno degli attaccanti più talentuosi della scuola brasiliana. Innescato da un grande Oscar e da un Neymar stratosferico (forse troppo innamorato del pallone), il Brasile dopo il pareggio ha messo in mostra tutti i suoi gioielli, compreso l'attaccante rossonero che, dopo una fugace apparizione nella prima partita, è rimasto in campo 85 minuti, giocando ad un buon livello e mostrando una tenuta fisica rassicurante.

Giocatore ritrovato ? – Sebbene sia presto per cantare vittoria, la gara olimpica ha sicuramente lasciato il sorriso sulla bocca a tutti quelli che hanno a cuore il Diavolo rossonero. Nonostante fosse inserito in una squadra poco congeniale ai suoi movimenti in campo (lui scattava in verticale, Neymar e compagni giochicchiavano fastidiosamente in orizzontale), ieri Pato ha mostrato una freschezza atletica ed una cattiveria agonistica (vedere il gol per credere) che a Milano, ormai, si erano dimenticati. Un ritorno più che importante per Allegri che, dopo la partenza di Ibrahimovic, è alla ricerca del sostituto dello svedese: un "X-Factor" che dura ormai da giorni, con audizioni settimanali e decine di relazioni sui possibili candidati a vestire la maglia che fu di Zlatan il terribile. Potrà il tecnico livornese, contare sul ritrovato Pato per colmare il gap lasciato da Ibrahimovic? Inutile dire che i due sono totalmente diversi ma, forse, qualche piccola speranza può nascere, specialmente se i rumors di mercato verranno confermati. Vero è che al Milan manca (e mancherà) una "torre" come Ibra, ma è altrettanto vero che il nuovo progetto che sta nascendo (quello del Kakà 2.0, per intenderci), potrebbe consentire di tirare fuori dalla cantina quell'albero di Natale, di Ancelottiana memoria, tanto caro ad Alexandre Pato che, in uno schema tattico simile, potrebbe andare a nozze. Un problema in più per "Acciughino" Allegri che, in queste prime uscite ufficiali, ha utilizzato (con qualche soddisfazione) un modulo diverso: un 4-3-3 che, nel caso di acquisto di una punta centrale con caratteristiche diverse dal Papero, obbligherebbe il brasiliano a giocare "largo", per poi accentrarsi. Un sistema di gioco poco caro a Pato, già sperimentato dall'allora tecnico Leonardo, che preferirebbe giocare più vicino all'area di rigore.

Alexandre Pato

In attesa di conferme – Tra 48 ore, il Brasile tornerà in campo per l'ultima, ininfluente, sfida contro la Nuova Zelanda.

“ Pato è un calciatore molto importante. E’ molto giovane e per questo ritengo che possa diventare il migliore del mondo ”
Massimiliano Allegri
Sarà interessante vedere se Menezes, c.t. verdeoro, riproporrà dal primo minuto il milanista o punterà, come nella prima gara, su quel Leandro Damiao di cui abbiamo tanto parlato nei giorni scorsi. La qualificazione conquistata, però, autorizzerebbe il classico turn over e potrebbe far rifiatare qualche giovane fenomeno brasiliano. Idea condivisibile ma poco funzionale ai progetti milanisti: Pato andrebbe, infatti, messo a dura prova e  "testato" sulla continuità. Non basta una partita per capire se i suoi muscoli di seta, possano reggere (finalmente) un fisico che, negli ultimi anni, è lievitato in maniera impressionante. Egoisticamente parlando, lo vorremmo vedere sempre in campo e a disposizione di una squadra che possa giocare anche (e soprattutto) per lui. La strada per il Brasile sembra in discesa e Alexandre Pato potrebbe diventare l'uomo copertina di una medaglia d'oro che i verdeoro non hanno mai vinto.

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