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La Premier League, il campionato dove (per una volta) i ricchi non vincono

Incredibilmente Leicester, Tottenham e Arsenal si giocano la vittoria della Premier League 2015/2016. Le squadre di Ranieri, Pochettino e Wenger la scorsa estate hanno speso complessivamente 150 milioni di euro. Il Manchester City ha speso quasi 140 milioni solo per Sterling e De Bruyne. Mentre lo United nelle ultime due campagne acquisti estive ha investito più di 320 milioni.
A cura di Alessio Morra
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A dodici giornate dal termine in Premier League c’è un terzetto inedito al comando, con il Leicester di Ranieri che precede di due lunghezze Tottenham e Arsenal. Nessuno a inizio stagione avrebbe potuto mai pensare a un campionato senza almeno una tra Manchester City, Chelsea e Manchester United al vertice. Probabilmente si tratterà di un unicum nella storia del campionato inglese, perché già dalla prossima stagione le tre squadre che si sono divise gli ultimi undici titoli inglesi ritorneranno davanti a tutti. Ma solo in Inghilterra era possibile avere un campionato in cui per una volta non dominano le squadre più ricche, quelle che spendono senza troppi problemi decine di milioni per un singolo calciatore. In Germania e in Francia non c’è storia da anni, con Bayern e PSG che vincono senza problemi e che ogni anno cercano di battere i propri record; mentre nella Liga le solite due (Barcellona e Real) si spartiscono i trofei, assieme all’Atletico del ‘Cholo’. Ma l’Inghilterra è la terra di Robin Hood e per una volta quelli meno ricchi riescono a battere quelli opulenti.

Leicester – A Robin Hood è spesso stato paragonato Claudio Ranieri, perché in Inghilterra l’ultima squadra ad aver vinto per la prima volta titolo nella propria storia è stato il Nottingham Forest, e Nottingham è la patria dell’eroico arciere. Fin qui è stato più che perfetto il tecnico romano che ha creato una squadra fantastica che in meno di un anno è passata dall’ultimo al primo posto con giocatori che fino all’estate scorsa praticamente non si filava nessuno. La favola delle ‘Foxes’ piace a tutti, e migliaia di tifosi in ogni angolo del mondo sperano che la favola finisca con il lieto fine. Vardy e Mahrez, trentatré gol in due, quasi dal nulla sono diventati due superstar. La strada è ancora lunga per Mr. Ranieri, ma il calendario è abbastanza agevole e migliorare il miglior piazzamento di sempre, il secondo posto del 1929, non è impossibile.

Tottenham – Gli Spurs, che hanno storia e tradizione, il titolo lo hanno vinto solo due volte, l’ultima nel 1961. E se a White Hart Lane stanno sognando il merito è in gran parte di Mauricio Pochettino, che lavorando a fari spenti è riuscito a creare inaspettatamente una squadra fortissima. Sir Alex Ferguson ha definito l’argentino il miglior allenatore del campionato. Roy Hodgson, il c.t. della nazionale sta beneficiando del lavoro dell’ex difensore. Perché ben otto degli ultimi sedici debuttanti dell’Inghilterra sono stati lanciati o valorizzati da Pochettino, che di fatto potrebbe allenare anche la nazionale! Kane lo scorso anno esplose, quest’anno dopo un avvio complicato ha ripreso a segnare a raffica. Eriksen e il ‘Coco’ Lamela lo affiancano. Ma la copertina con Kane in realtà se la prende Dele Alli, sbucato quasi dal nulla e diventato decisivo in questi ultimi mesi con prestazione fantastiche e con gol belli e soprattutto pesanti.

Arsenal – E poi ci sono i Gunners, l’unica squadra in Inghilterra che si qualifica ininterrottamente per la Champions League da diciotto anni. Wenger, maestro con i giovani e bravissimo a ottenere il piazzamento tra i primi quattro, però il titolo non lo vince dal 2004, anno in cui i londinesi chiusero il campionato imbattuti. L’Arsenal per anni è stata la squadra più bella da vedere e per questo ha conquistato moltissimi tifosi, però i trofei sono mancati per nove lunghissimi anni. L’occasione per i londinesi è grossa, perché le rivali abituali sono tagliate fuori. Ma incredibilmente, con un colpo di scena d’autore, l’Arsenal nella storia di questo campionato recita il ruolo del cattivo. Incredibile perché per anni in tanti hanno sperato che questa squadra splendida da vedere riuscisse a vincere il campionato. Perché di fronte alla favola Leicester e di fronte al Tottenham dei giovani, un’eventuale vittoria dell’Arsenal sembrerebbe quasi banale. Ma non sarebbe così. Perché a dispetto del grande nome, i Gunners rappresentano un’entità a se stante in Inghilterra. Basta pensare al mercato effettuato da Wenger in questa stagione. In estate è arrivato solo Petr Cech, mentre a gennaio è stato preso l’egiziano Elneny dal Basilea. I due complessivamente sono stati pagati poco più di venti milioni di euro. E si fa fatica a trovare una cifra così bassa spesa anche da una squadra medio-piccola di qualunque campionato top in Europa. Adesso queste tre squadre dovranno cercare di non perdersi sul più bello e dovranno soprattutto provare a rendere definitivamente indimenticabile la Premier League 2015/2016.

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