La ‘Maledizione di Pep’ si abbatte sul Manchester City di Pellegrini

Da quando Pep Guardiola è stato annunciato come allenatore del Manchester City nella prossima stagione la squadra di Aguero in Premier League ha letteralmente perso la Trebisonda e gli infortuni hanno iniziato a piovere copiosi sulla testa di Pellegrini. In Inghilterra si parla già della ‘maledizione di Pep’. Dal giorno dell’annuncio il City ha perso dodici punti sul Leicester e ha vinto solo due partite, contro due delle ultime tre della classifica. E adesso Guardiola trema perché rischia di iscriversi il prossimo anno all’Europa League.
4 sconfitte in 7 partite – Il day after dell’annuncio di Guardiola, il City si presenta a Sunderland e vince 1-0. Pochi giorni dopo all’Ethiad Stadium Ranieri passeggia e con il Leicester trionfa (3-1). A San Valentino il Manchester perde in casa anche con il Tottenham, poi arrivano il tonfo in FA Cup ma anche la vittoria in Coppa di Lega a cui seguono però la sconfitta con il Liverpool, il 4-0 con l’Aston Villa (ultimissimo e praticamente retrocesso da mesi), lo 0-0 a Norwich e la sconfitta nel derby. Leicester e Tottenham sono imprendibili, l’Arsenal ha quattro punti di vantaggio ed è terzo, la posizione che eviterebbe a Guardiola di esordire con i preliminari. Pellegrini ha appena un punto di vantaggio sul West Ham e il Manchester United e urge una sveglia per rimettersi in carreggiata per non farsi superare da Bilic e Van Gaal.
Infortuni – Per il City non sarà facile tra l’altro concentrarsi solo sulla Premier visto che è imminente l’intrigante doppia sfida di quarti di Champions con il PSG. Inoltre mancheranno per un mese Joe Hart, punto fermo della squadra e della nazionale inglese, e Raheem Sterling. Il portiere è uscito in barella domenica scorsa nel derby per via di un problema al polpaccio, mentre la costosissima ala ha un problema all’inguine ed è costretto a fermarsi per almeno tre settimane.
Pellegrini: “La squadra è con me” – Nonostante i pessimi risultati in campionato e la pesante ombra di Guardiola sulle spalle, il tecnico cileno dice di avere il pieno controllo dello spogliatoio, che lo segue come ha fatto in tutti questi tre anni: “Non ho perso alcun controllo e il comportamento della squadra in campo riflette l’obiettivo che tutti noi vogliamo raggiungere. Non è il modo migliore per finire la stagione ma, lo ripeto, sono contento per l’atteggiamento dei giocatori, sono tutti concentrati ad arrivare il più vicino possibile alla vetta. Ogni stagione è storia a sé e credo che dovremmo parlare solo della gara di oggi. Siamo quarti e abbiamo ancora 24 punti a disposizione e dobbiamo restare concentrati sulla prossima gara”.