La J1 League giapponese annunica per sbaglio l’arrivo di Torres al Sagan Tosu

Il futuro di Fernando Torres potrebbe essere rivelato nelle prossime ore. Il sito della J1 League, la lega calcistica giapponese, ha pubblicato questa mattina per errore l'annuncio del passaggio al Sagan Tosu dell'ex attaccante dell'Atlético Madrid. Tutte le indicazioni sono state prontamente rimosse ma diversi utenti hanno pubblicato su Twitter le informazioni che danno per certo l'annuncio per la serata di domani sera (orario giapponese). Se la firma dovesse concretizzarsi, Torres sarebbe il secondo campione d'Europa e del mondo spagnolo ad accasarsi nel campionato giapponese dopo che il Vissel Kobe la scorsa settimana ha presentato Andrés Iniesta. El Nino potrebbe ritrovare due vecchie conoscenze del calcio italiano, ovvero l’attaccante colombiano ex Roma e Cagliari Victor Ibarbo e l'allenatore Massimo Ficcadenti, ex tecnico di Cagliari e Cesena.
Dato l'impatto dell'errore che ha colpito altri possibili futuri acquisti dello stesso club, la J1 League ha rilasciato una dichiarazione sui propri social network scusandosi con i fan e il club. Questo è il comunicato da parte della lega calcistica giapponese:
Oggi è stato pubblicato sulla pagina ufficiale della J1 League un annuncio sbagliato sull'arrivo di un nuovo giocatore al Sagan Tosu. Chiediamo scuse sincere alla squadra, ai sostenitori e a tutte le persone coinvolte. Stiamo attualmente cercando di scoprire il motivo di questo incidente in modo che non accada di nuovo.
Torres ha salutato l'Atletico: Questo club è la mia famiglia
Il Niño ha salutato la sua squadra del cuore dopo il fischio finale della partita contro l'Eibar, terminata 2-2 grazie a una sua doppietta. Il centravanti spagnolo ha preso il microfono dopo il fischio finale e ha voluto parlare con tutti i tifosi presenti allo stadio, ringraziandoli per tutto l'affetto che ha ricevuto negli anni e dicendo che questo club rimarrà sempre nel suo cuore: "Voglio ringraziare la mia famiglia dell'Atletico: grazie a voi ho capito che non mi serve nessun titolo per sentirmi il giocatore più amato al mondo".