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La foto della cagnolina Nala: attende Emiliano Sala accucciata sull’uscio della chiesa

Nala è la cagnolina che Emiliano Sala aveva adottato nel 2015, da allora era divenuta un’amica fedele e inseparabile. Nel giorno del funerale del suo padroncino è accucciata davanti alla chiesa e attende l’ex calciatore. L’avrebbe portata con sé in Inghilterra ma è morto nell’incidente aereo avvenuto sulla Manica. E adesso Nala fiuta nell’aria che non lo rivedrà mai più.
A cura di Maurizio De Santis
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Nala è accucciata sull'uscio della chiesa. L'immagine della cagnolina accovacciata accanto alle porte della basilica è commovente. All'interno c'è una folla addolorata che segue la cerimonia funebre: è il giorno delle esequie di Emiliano Sala tornato in patria per l'ultimo abbraccio di amici e parenti. Fuori, ad attendere l'ex calciatore morto nell'incidente aereo avvenuto sulla Manica, c'è quell'amica speciale, inseparabile, fedele. Non era mai stata così lontano dal padroncino che l'aveva adottata nel 2015 portandola via da un canile.

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E adesso nell'aria fiuta che non lo rivedrà mai più. Guaisce quando intuisce che il corteo sta per guadagnare l'uscita. Osserva tutti, uno alla volta nella speranza di riconoscere l'ex giocatore… magari lo rivedrà tra la gente, magari arriverà ad abbracciarla, come sempre accadeva quando rientrava a casa dagli allenamenti, dalle partite. L'istinto e il cuore, però, le dicono che non accadrà.

E' l'ennesima immagine struggente legata alla morte di Emiliano Sala e si coniuga con le lacrime della famiglia, della sorella Romina china sulla bara del fratello ricoperta dai fiori e dalla sciarpa del San Martin, il club nel quale ha mosso i primi passi da calciatore. La salma, giunta nella giornata di venerdì, era rimasta per 24 ore nella camera ardente di una palestra della città di Progreso, nella provincia di Santa Fe, a 500 chilometri da Buenos Aires perché tutti potessero renderle omaggio.

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Era stata Romina, nel corso di una conferenza stampa, ad annunciare che le ricerche in fondo al mare sarebbero continuate privatamente. Ed è stata sempre lei a pubblicare sul proprio profilo Facebook l'immagine della cagnolina accucciata davanti la porta-finestra di casa, ferma a fissare l'orizzonte. "Anche Nala ti sta aspettando…", scrisse in quel messaggio struggente. Un legame molto forte li aveva uniti: Nala era stata una delle ragioni per cui il giocatore – passato al Cardiff – era tornato in terra transalpina. Voleva che tutto fosse a posto anche per lei, così da raggiungerlo nella nuova avventura in Inghilterra. La vita li ha separati per sempre.

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