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La favola del Novara, dalla Lega Pro alla serie A in due anni di grandi successi nel segno di Tesser

Dopo 55 anni, il Novara riassapora il gusto della serie A dopo un biennio fatto di trionfi che hanno portato la società piemontese dalla Lega Pro alla massima categoria.
A cura di Alessio Pediglieri
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Novara Calcio

Sono le storie più belle del calcio e che il calcio sa ancora raccontare oggi, tra scandali scommesse e sospetti di combine: al di là della Manica lo Swansea che arriva in Premier League come unica squadra gallese in un campionato totalmente composto da club inglesi, qui, Oltralpe, il Novara che ritorna in serie A dopo 55 anni. Sì, dopo più di mezzo secolo, con l'abbraccio alla massima serie dopo una stagione vissuta da protagonista e una serie play-off che non ha lasciato scampo alle avversarie. Stagione memorabile per gli azzurri che hanno fatto vivere straordinarie emozioni allo stadio "Silvio Piola" ad oltre 11.000 tifosi presenti sugli spalti che hanno visto raggiungere il loro sogno della promozione in serie A alla fine della doppia sfida contro il Padova.

LA PARTITA DEL TRIONFO – Dopo il pareggio di giovedì a Padova agli azzurri sarebbe bastato un altro pareggio ma la squadra sin da subito è scesa in campo con l'intenzione di vincere la gara. Tesser per l'occasione recupera l'undici tipo di partenza con i rientri di Ludi, Morganella e Bertani.

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Nei primi minuti è proprio Bertani a farsi vedere con un tiro dalla distanza parato da Cano e poco dopo, al 14′, l'episodio chiave del match: Gonzalez si invola verso la porta ma viene steso da César che commette fallo da ultimo uomo e viene espulso con fallo al limite. Sulla palla si presenta lo stesso Gonzalez che con una staffilata insacca per la gioia incontenibile dei tifosi sugli spalti. Il Novara prende in mano le redini del gioco con gli ospiti che faticano a farsi vedere dalle parti di Ujkani che, quando chiamato in causa, gestisce al meglio ogni situazione complicata. Nella ripresa gli azzurri hanno lo stesso piglio della prima frazione e il raddoppio, che dà l'inizio alla festa, non si fa attendere più di tanto, giungendo al 70′: Rigoni tutto solo si beve un paio di giocatori e dalla destra con un tiro rasoterra sul secondo palo mette a segno la rete della tranquillità. Il "Piola" diventa una bolgia con la gente entusiasta e che al triplice fischio finale dà inizio alla …festA!

UNA VITTORIA FORMATO TESSERAttilio Tesser si è preso la rivincita su chi non aveva creduto in lui e senza tanti problemi gli aveva sbattuto la porta in faccia a ripetizione. Cagliari, Ascoli, Mantova e Padova le tappe del suo calvario calcistico. Cacciato, vedi Cagliari, da Cellino, quando il campionato non era neppure iniziato.

Novara Calcio tesser

"Ce l'abbiamo fatta, e anche con merito. E' un'impresa fantastica, abbiamo fatto una cosa incredibile con una squadra che era fatta per salvarsi". Attilio Tesser nell'immediato post-partita, dopo il 2-0 al Padova che è significato per il Novara promozione in serie A dopo cinquantacinque anni, non si nasconde a fine di una stagione che porta il suo marchio di fabbrica, con una scalata dalla lega Pro alla A che sa già di storia. "Siamo partiti con 1.200 persone in serie C e abbiamo ottenuto due promozioni di fila. Siamo nati per la salvezza, ma questo è un gruppo fantastico e se la sono meritati tutti. Qualsiasi cosa questa squadra avesse fatto oltre la salvezza era quello che cercavamo. Abbiamo fatto un'impresa fantastica, abbiamo fatto una cosa incredibile con una squadra fatta per salvarsi. E adesso mi voglio giocare il palcoscenico della serie A".

DALLA LEGA PRO ALLA A – Nel giugno del 2009 la strada del Novara e di Tesser si incrociano: Massimo De Salvo, numero uno delle cliniche private, il dirigente che passerà alla storia per aver fatto rinascere il Novara fa la scelta giusta – e anche coraggiosa – trovando in un tecnico accantonato dal grande calcio, il condottiero che ha voglia di riscatto. Ed è cominciata la scalata. Un campionato di Lega Pro condotto sempre al comando e concluso con la promozione diretta in B, nell'immediato e poi questa seconda stagione, in cui il Novara non è mai sceso sotto il terzo posto in classifica e che è culminata come doveva essere, con la serie A. Tesser aveva pronosticato una salvezza tranquilla, ma è andato oltre ogni previsione: con pochi ritocchi, ha creato un gruppo solido, unito, forse non ancora pronto per la massima serie ma di certo caricato al massimo per vendere cara la pelle fino alla fine. Via Sensibile, toccherà a Pederzoli (ex ds del Toro, ora in arrivo dalla Primavera del Milan) non rovinare il giocattolo. Tesser ha un altro anno di contratto ma che ha già detto che non vorrà un ritocco ad un contratto che lo vede guadagnare ‘solo' 300 mila euro annui. I soldi di De Salvo andranno per gli acquisti e per un nuovo stadio da 22 mila posti.

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PICCOLI CAMPIONI CRESCONO – Una squadra dalle ottime prospettive che deve guardare al suo futuro, ma che perderà il suo pezzo da novanta, come è giusto che sia in un ambiente piccolo e che deve sempre guardare per prima cosa le casse e gli investimenti. A gennaio infatti, Pablo Andrès Gonzalez ha già firmato per il Palermo, rimanendo per sei mesi in prestito al Novara e contribuendo alla promozione già con le valigie in mano. Non a caso il primo gol da serie A contro il Padova porta la sua firma e in serie A c'è già chi se lo contende, visto che il Chievo ha chiesto al palermo un prestito del giocatore da affiancare a Pellissier. E' stata una grande stagione anche per Raffaele Rubino che ha giocato da campione e potrebbe vestire la maglia del Novara anche in Serie A, sempre che qualche club non venga a battere cassa a De Salvo. Ma ci sono anche altri giocatori di grande qualità che nel Novara hanno ritrovato lustro e continuità, come Andrea Parola e Alex Pinardi – ex stellina nascente dell'Atalanta – che a centrocampo hanno dato qualità alla manovra. Anche per Marco Rigoni è stata una stagione da incorniciare: a Novara dal 2009 – dall'inizio della favola in Lega pro, in questa stagione ha regalato due momenti topici ai propri tifosi che hanno segnato la storia. Nella semifinale di ritorno dei play-off, quando un suo tiro al volo da fuori area al 90º minuto ha permesso ai novaresi di pareggiare in extremis la sfida contro la Reggina e volare così in finale dei play-off grazie al risultato acquisito e il gol del 2-0 del 12 giugno contro il Padova che ha decretato la promozione in serie A. Poi, ci sono anche Simone Motta, attaccante d'esperienza (classe '77) entrato nella leggenda novarese con 23 reti in 68 presenze dall'oramai storica data del 2009 e il giovane Cristian Bertani (classe 1981) da cinque anni a Novara dalla Seconda Divisione alla serie A, con la sua miglior stagione costellata da 38 presenze e 18 reti all'attivo.

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