La dolce vendetta di Gattuso: “Allegri, ti batto per il mio Milan”

Juventus-Milan è iniziata. Rino Gattuso vive il momento più importante della stagione del Milan e domani sera sfiderà il suo ex allenatore, ovvero Massimiliano Allegri, ma non ha nessuna intenzione di arrestare la rincorsa che la sua squadra sta facendo per la Champions League. L'allenatore rossonero è concentratissimo sulla sfida dell'Allianz Stadium e non ha molta voglia di parlare del suo rinnovo con il club di via Aldo Rossi perché è da sempre abituato ad anteporre il bene comune a quello del singolo:
Il mio contratto? Non lo so, vi dirà la società qualcosa prima o poi con un tweet. Non è la mia priorità, se ne sta parlando troppo, quindi fatemela passare: di questo ca**o di contratto non ne posso più. Preferisco parlare della squadra, e poi i contratti per farli bisogna essere in due. Penso comunque che non ci sarà alcun problema.
Gattuso: Juve più forte, Allegri è molto bravo
Solo elogi per la squadra campione d'Italia da parte di Rino che è consapevole della forza dei bianconeri ma non per questo si sente sconfitto prima del fischio d'inizio:
Se guardiamo i numeri non c’è partita e non c’è storia, ma io penso che faremo una grandissima gara, anche perché non possiamo permetterci di sbagliare. Loro hanno una mentalità perfetta, a volte sembra persino che non sudino. Allegri è molto bravo a cambiare faccia alla squadra a partita in corso, noi abbiamo preparato due o tre soluzioni a seconda di come si metteranno. Juve distratta dal Real? Ma figuriamoci, sono una macchina da guerra.
Non può mancare un focus su Massimilano Allegri, capitano di Gattuso ai tempi di Perugia e poi tecnico dell'ex centrocampista a Milano: i due hanno avuti un rapporto speciale, fatto di alti e bassi ma adesso si sono chiariti. Allo Stadium sarà una sfida speciale anche in panchina, due stili diversi a confronto:
È stato il mio capitano a Perugia, avevo 16 anni e mi trattava da giocatore vero, una cosa che non ho mai dimenticato. E anche da allenatore lo devo ringraziare, venivo da un infortunio, arrancavo, e magari vicino avevo persone che mi dicevano ‘quello non ti fa mai giocare'. In realtà aveva ragione lui e infatti gli chiesi scusa. Ora abbiamo grandissimo rapporto, c’è amicizia e rispetto. Invidio la sua bravura, se studi la Juve non ci capisci nulla
Gattuso: Dobbiamo giocare da squadra
Il tecnico rossonero lancia un appello ai suoi ragazzi, chiedendogli di essere compatti e di scendere in campo onorando i colori che indossano e ha sottolienato come la sosta per le nazionali potrebbe aver creato qualche problema per una squadra come la sua:
Dobbiamo giocare da squadra e coprire bene il campo, affrontando la sfida con senso di appartenenza. Noi non possiamo sbagliare, ci stiamo giocando qualcosa di importante che fino a pochi mesi fa era impensabile. Però questa sosta ci voleva, speriamo di riuscire in un rush finale come negli ultimi tre mesi.
Un pensiero a Conti: Un po' è colpa mia
Infine Gattuso ha parlato dell'ennesimo problema fisico di Andrea Conti che è volato negli Stati Uniti per curarsi, sarà costretto ad un nuovo intervento che allungherà ulteriormente i tempi di recupero e può considerare chiusa la sua stagione:
Quando anni fa io venivo dall'infortunio, Max Allegri mi rompeva le scatole, mi faceva vedere i video per dimostrarmi che non ero pronto. Con Conti ci sono stati passi confortanti in questi mesi: ha una voglia incredibile che va messa da parte quando ci sono infortuni così gravi. Siamo stati abbastanza bravi a gestirlo bene, ma non abbastanza bravi a farlo andare più tranquillo, e un po' è colpa mia. Ora è negli Usa con il dottor Melegati. Non si sa ancora se deve fare un piccolo intervento. Dobbiamo stare vicini al ragazzo, patrimonio della società e dello spogliatoio, metterlo in condizione di recuperare al 100%.