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La Curva Nord dell’Inter accoglie Conte: “Noi non siamo la Juve”

Antonio Conte è il nuovo allenatore dell’Inter. Dopo l’annuncio ufficiale la Curva Nord ha pubblicato una lunghissima lettera in cui si sottolineano il passato bianconero, e anche le vicende giudiziarie, dell’ex commissario tecnico della nazionale. La missiva si chiude così: “Buon lavoro mister Conte con l’augurio di dimostrarci presto di esser all’altezza dell’Inter perché noi non siamo la Juve”.
A cura di Alessio Morra
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Antonio Conte è il nuovo allenatore dell’Inter. Da tempo si parlava dell’ex c.t. come futuro tecnico nerazzurro, all’alba è arrivata l’ufficialità. Conte dovrà cercare di riportare lo scudetto all’unica società che non ha mai conosciuto la Serie B. Un’impresa non semplice, anche se il mercato si prospetta molto ricco. Il curriculum, sia da allenatore che da giocatore, dell’ex c.t. è molto ricco di successi. Nel passato dell’allenatore c’è anche una lunga militanza, sia da giocatore che da allenatore, con la Juventus, nemica storica dell’Inter. E più di un tifoso nerazzurro ha storto il naso per la scelta di Marotta. Situazione identica per molti fan bianconeri, tra questi c’è stato addirittura chi ha pensato a una petizione per l’eliminazione della stella di Conte allo Stadium.

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Il comunicato della Curva Nord sull’arrivo di Conte

Insomma l’avvio non è proprio dei migliori per Antonio Conte, che però da navigatissimo uomo di calcio sapeva bene che sarebbe successo qualcosa del genere. La Curva Nord, il cuore del tifo nerazzurro, ha pubblicato sul profilo Facebook una lunghissima lettera in cui ha garantito il sostegno al tecnico, senza dimenticare il suo passato alla Juventus e senza dimenticare le sue vicende giudiziarie.

NOI NON SIAMO LA JUVE

Annunciato arrivo del nuovo allenatore, puntualizziamo in maniera ferma e decisa che la Curva Nord non può certo dimenticare il suo passato bianconero e giudiziario.

Da garantisti quali siamo e saremo sempre, accettiamo il fatto che da certi “sospetti giudiziari” il nuovo mister si sia svincolato espiando le sentenze che l’hanno riguardato, sebbene rimanga indelebile la “colpa” per la lunghissima militanza in una società da cui ci riteniamo lontani anni luce per stile e valori.

Inutile nascondere che la scelta di una persona col passato di Stellini nello staff tecnico ci preoccupa moltissimo ma, sebbene consci dell’apporto tecnico che le innegabili qualità professionali di Conte possano fornire al percorso futuro dell’Inter, la nostra preoccupazione riguarda soprattutto l’aspetto morale che vorremmo fosse dimostrato in futuro.

NOI NON SIAMO LA JUVE. PER NOI VINCERE NON È L’UNICA COSA CHE CONTA!!!

Essere interista significa vincere nel rispetto dell’avversario, accettare la sconfitta, le sentenze e non cercare alibi.

Il nostro messaggio e augurio è pertanto quello che mister Conte e con lui anche Marotta, si affidino a Lele Oriali e a Zanetti ed assimilino presto lo spirito di fratellanza che sta al centro dell’essere Inter e che non deve aver nulla a che vedere coi risultati sportivi.

Si può vincere e si può perdere ma la dignità non deve mai venire meno; gli isterismi e le frustrazioni bianconere le seppellisca a Torino. Noi siamo l’Inter e camminiamo sempre a testa alta.

Noi non abbiamo e non vogliamo avere scheletri nell’armadio, non vantiamo titoli che ci son stati tolti per i nostri comportamenti illeciti; noi rispettiamo le sentenze e non facciamo uso della “memoria” per raccogliere consensi con ipocrisia.

Noi siam quelli che hanno avuto la signorilità di applaudire l’ingresso in campo del Milan dopo la conquista del mondiale, noi siam quelli che non hanno abbandonato i propri giocatori vittime di gravi malattie anche dopo che hanno lasciato la società, noi siamo quelli che ricordano i propri eroi ispirandosi ai loro valori non ai loro successi.

Essere interista significa rispettarne la storia, la tradizione sportiva, la sua gente e soprattutto la città che rappresenta sempre con Onore.

Buon lavoro mister Conte con l’augurio di dimostrarci presto di esser all’altezza dell’Inter perché …

NOI NON SIAMO LA JUVE

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