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La Chapecoense torna a sorridere: 2-1 all’Atletico Nacional nell’andata della Recopa

La squadra brasiliana, in un’Arena Condà stracolma e sotto gli occhi dei superstiti della tragedia avvenuta in terra colombiana, ha messo un’ipoteca sul trofeo che vede affrontarsi i dententori della Copa Libertadores e quelli della Copa Sudamericana.
A cura di Marco Beltrami
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La Chapecoense torna a sorridere e lo fa nell’appuntamento più importante, dopo la rifondazione. La squadra biancoverde, letteralmente distrutta dalla tragedia aerea dello scorso novembre costata la vita a 71 persone, tra le quali 19 calciatori brasiliani, ha ottenuto un prezioso successo nella sfida d’andata per l’assegnazione della Recopa. Un trofeo dedicato alla squadra vincitrice della Copa Libertadores, ovvero l’Atletico Nacional di Medellin, e appunto la Chape che ha messo in bacheca la Copa Sudamericana, conquistata d’ufficio proprio dopo la tragedia colombiana. Un 2-1 ottenuto davanti al proprio pubblico, che mette i brasiliani in condizione di vantaggio in vista del confronto di ritorno in programma a Medellin il prossimo 10 maggio.

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Serata da incorniciare quella dell’Arena Condà, ricca di emozioni tra passato, presente e futuro della formazione biancoverde. A tal proposito i 19mila spettatori presenti prima della gara hanno riservato un tributo ai superstiti della Chape Rafael Henzel, Helio Hermito Zampier Neto, Alan Ruschel and Jakson Follmann che hanno raccolto l’ovazione dello stadio.

Trascinati dai propri tifosi i giocatori guidati da Vagner Mancini hanno avuto il merito di sbloccare il risultato relativamente presto. Al 22’ ci ha pensato Reinaldo a firmare l’1-0 realizzando un calcio di rigore. Al 59’ però è arrivato il pareggio dell’Atletico, firmato da Torres abile a beffare l’ex estremo difensore della Roma Artur. La Chape però non ha mollato e ad un quarto d’ora dal termine ha trovato il gol vittoria con Luiz Otavio. Grande soddisfazione da parte del mister della squadra di casa: “Siamo felici di essere stati in grado di battere un avversario così forte sulla scena sudamericano, ma ci sono ancora 90 minuti saranno i più difficili. Colgo l'occasione per fare i complimenti allo staff e ai giocatori (22 nuovi) che sono stati in grado di assemblare una squadra così competitiva in poco tempo".

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