La Chapecoense torna a Medellin: sull’aereo anche i superstiti della squadra
Non è stato un viaggio come tutti gli altri, quello che la Chapecoense ha dovuto affrontare nelle ultime ore. A sei mesi dal tragico disastro aereo di Medellin, nel quale persero la vita più di settanta persone fra cui quasi tutta la squadra brasiliana, la formazione verdeoro è infatti tornata in Colombia per giocare la sfida di Recopa Sudamericana contro l'Atletico Nacional: dopo la vittoria dell'andata per 2-1. A far parte della delegazione sbarcata all'aeroporto colombiano, c'erano anche quattro dei sette superstiti di quel drammatico schianto: i giocatori Jakson Follmann, Alan Ruschel e Helio Neto, più giornalista il Rafael Henzel. "Tornare in questo paese mi riporta alla mente un sacco di ricordi, uno dei questi è la mia rinascita – ha scritto Follmann sul suo profilo Instagram, dopo aver subito l'amputazione della metà inferiore della gamba destra a causa dell'incidente – Torno con sentimenti contrastanti. La mia gratitudine è eterna".
Un compleanno da festeggiare
La sfida di Recopa Sudamericana, che verrà giocata nelle prossime ore, mette di fronte i vincitori della Copa Libertadores e quelli della Coppa Sudamericana dell'anno precedente. In pratica è l'equivalente della Supercoppa europea che viene giocata ogni estate a Montecarlo. In campo ci sarà dunque la sfortunata formazine della Chapecoense che, all'arrivo nello scalo colombiano, è stata accolta dal sindaco di Medellin, Federico Gutierrez, che ha donato ai giocatori delle medaglie ricordo, e da un gruppo di bambini che hanno consegnato agli ospiti d'onore delle rose bianche. Per la formazione di Santa Catarina, il match contro l'Atletico Nacional si gioca tra l'altro nel giorno del 44esimo compleanno del club della città di Chapecó. Fondata il 10 maggio del 1973, la società brasiliana va dunque a caccia della sua prima Recopa della storia.
