La Champions parla inglese City, Tottenham, United: chi può vincerla?
Il potere degli inglesi si sta manifestando in tutto il suo clamore nell'attuale Champions League dove le compagini anglosassoni stanno facendo la differenza nella prima fase a gironi. Malgrado qualche eccezione, il Chelsea di Antonio Conte inguaiato dalla doppia sfida contro la Roma (dove ha racimolato solo 1 punto in due gare): tutte le altre squadre sono in piena corsa per strappare al Real Madrid lo scettro di campione d'Europa. Il Tottenham in prima linea, insieme al City poi ecco lo United e il Liverpool. Infine i Blues di Conte, caduti ma non fuori dai giochi.
Inghilterra regina d'Europa
Umiliazione Real
Proprio dal crollo del Real Madrid si può partire perché ha sancito davvero quale sia il reale valore del Tottenham. La squadra londinese ha fatto a fette il Real Madrid con tre gol d'autore, ridicolizzando gli spagnoli che nella fase a gironi non perdevano dal 24 ottobre 2012. Conquistando di fatto, con due turni di anticipo, la qualificazione agli ottavi di Champions League.
Il riscatto di Pochettino
Gli Spurs hanno dimostrato tutta la loro qualità che va ben oltre il valore dei singoli, con il lavoro di Pochettino che sta raccogliendo i frutti. Con buona pace anche di Pep Guardiola che li definì “la squadra di Harry Kane”. Ma proprio Kane è solo uno dei tanti talenti dei londinesi: questo Tottenham può ambire a dare fastidio alle big e arrivare ai quarti o forse anche in semifinale.
Manchester gode
City, la macchina perfetta
Se a Londra il Tottenham tiene alto il nome della City, con il Chelsea che balbetta fortemente, a festeggiare in Champions League c'è anche un'altra città, Manchester. Che con il City di Guardiola e lo United di Mourinho possono competere fino in fondo in una competizione alla loro portata. Il City, al momento è la favorita indiscussa. Quasi imbattibile e con cambi sufficienti per poter affrontare con una certa spavalderia anche gli inevitabili cali che potrebbero avvenire lungo la stagione.
Guardiola punta la finale
Per Pep Guardiola, la macchina è perfetta: gioco, motivazioni, entusiasmo. Ma soprattutto grande qualità in campo dove la squadra subisce pochissimi gol (solo 3, tutti da parte del Napoli) e segna come nessuno mai, confermando la percentuale di 3 gol a partita. Impossibile che con un andamento di questo genere possa perdere partite e non pensare a puntare almeno alla finale.
United, carisma e quadratura alla Mou
Poi c'è lo United di Mourinho, squadra dai due volti e con un'altalena di risultati che la pone un passo dietro al City. I red devils barcollano, ma non mollano confermando una solidità importante sia in casa che in campo europeo. A dimostrazione c'è la vittoria in Premier proprio sul Tottenham che ha rilanciato le velleità dello United e che in Champions League è tornata a fare la voce del leone nel 2-0 interno al Benfica.
