L’Inter perde Medel, il Milan aspetta Romagnoli: senza loro son guai per Pioli e Montella

E' stato un derby tutto temperamento e poca tecnica. La qualità sarà per momenti migliori, perché Milan e Inter in campo hanno messo molto fisico, più di un contatto di troppo e tanta grinta. Tagliavento in un primo momento ha lasciato giocare, fischiando pochissimo, poi è dovuto pian piano intervenire per ristabilire l'ordine delle cose e frenare l'eccessivo agonismo. A farne le spese è stato Gary Medel, il cileno che Stefano Pioli ha inserito al centro della difesa, colpito duro e costretto ad uscire prima dell'intervallo per una possibile distorsione al ginocchio.
Infortunio che aiuta Pioli – Un brutto colpo e Medel è andato ko. Dopo la squalifica e gli impegni con la propria nazionale per il mastino cileno ci si attendeva un derby giocato 90 minuti in tackle. E invece Stefano Pioli l'ha relegato in difesa, accanto al monumentale Miranda, preferendolo a Murillo. Una scelta non proprio felice vedendolo spesso nell'uno a uno con Niang, veloce saetta rossonera che spesso ha vinto i confronti. Senza parlare del temperamento che i nerazzurri hanno perso in mezzo al campo, dove Brozovic ha spesso giocato con fioretto e Kondogbia in punta di piedi, perennemente spalle alla porta, perdendo quasi tutti i contrasti.
Medel ko, l'Inter senza mastino perde moltissimo – Una scelta da rivedere e correggere: Meel è fondamentale in mediana, eventualmente davanti alla difesa, non come centrale. Pioli se l'è giocata così, poi la sfortuna ci ha messo del suo – per il cileno – aiutando però la squadra perché con l'entrata di Murillo, la difesa è sembrata più puntuale e fisicamente migliore davanti a Bacca e Niang, mai pericolosi e su Lapadula, inserito da Montella nel finale. Adesso Medel resterà fermo almeno per un turno: distorsione al ginocchio destro è stata la prima diagnosi che dovrà venire confermata dagli esami strumentali di domani.
Senza Romagnoli, il Milan conferma la media gol subiti, 1.8 ogni 90′ – Un'assenza che potrebbe pesare sulla dinamica nerazzurra: il cileno ha dimostrato di dare quella quantità che altri non hanno. Al momento in rosa, Pioli non ha nessuno come lui e contro la Fiorentina, a San Siro – e in trasferta nel match in Israele di giovedì in Europa League – l'Inter potrebbe pagare dazio. Così come si è fatta sentire l'assenza in difesa di Romagnoli nel Milan: senza l'ex centrale della Sampdoria, i rossoneri hanno una media gol presi imbarazzante, 1,8 ogni 90 minuti e anche contro l'Inter è stata confermata la statistica, subendo due reti.