L’Inter passeggia a San Siro: 3-0 ed Hellas ko. Icardi e Perisic abbattono anche il Verona
La sosta per le Nazionali pare non aver scalfito l'ottima forma dell'Inter di Luciano Spalletti. I nerazzurri infatti, dopo la goleada di Marassi contro la Sampdoria, battono agevolmente anche il Verona trafitto dalla doppietta del solito Mauro Icardi e dal gol del ritrovato Ivan Perisic vero mattatore della gara. Con questo 3-0 casalingo i nerazzurri avvicinano il terzo posto attualmente occupato dalla Roma ora distante soltanto due punti (e con il derby contro il Milan da recuperare mercoledì prossimo). Detto ciò, andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono state le principali chiavi tattiche (e non solo) ma anche i migliori e i peggiori calciatori della sfida di San Siro tra l'Inter di Luciano Spalletti e il Verona di Fabio Pecchia.
- Squadra che vince non si cambia: Spalletti conferma l'undici anti-Samp
- Pecchia si copre: Hellas formato 4-5-1
- L'Inter entra in campo, il Verona no
- Monologo nerazzurro, ma D'Ambrosio rischia e il Var lo grazia
- Verona al palo: Icardi non perdona
- Top, chi può sorridere e perché
- Flop, cosa dimenticare e in fretta
Squadra che vince non si cambia: Spalletti conferma l'undici anti-Samp
Luciano Spalletti, fedele al dogma "squadra che vince non si cambia", nonostante la sosta per le Nazionali conferma lo stesso identico undici che ha iniziato la gara vinta agevolmente dai nerazzurri sul campo della Sampdoria nell'ultimo turno di campionato. Confermato dunque la coppia di centrocampo formata da Roberto Gagliardini e Marcelo Brozovic, nonché il tridente alle spalle del centravanti Icardi composto da Perisic, Rafinha e Candreva.
Pecchia si copre: Hellas formato 4-5-1
Cambia e tanto invece Fabio Pecchia che rispetto alla disastrosa gara persa in casa con l'Atalanta lo scorso 18 marzo cambia sia modulo che uomini. Messo in cascina il più offensivo 4-3-3, il tecnico scaligero opta per un più difensivo 4-5-1 che, nelle intenzioni, dovrebbe trasformarsi in un 4-2-3-1 in fase offensiva. Le novità riguardano principalmente le fasce: a destra schierata l'accoppiata Ferrari – Aarons, mentre a sinistra quella composta da Suprayen e Fares. L'unica punta è Bruno Petkovic.
L'Inter entra in campo, il Verona no
Pronti, via e dopo appena 40 secondi di gioco l'Inter passa in vantaggio con il solito Mauro Icardi che realizza il 104° gol in Serie A sfruttando una clamorosa disattenzione della difesa veronese su rimessa laterale (battuta da Perisic 15 metri più avanti rispetto al punto in cui è uscito il pallone) non lasciando scampo all'incolpevole Nicolas. I padroni di casa approfittano del momento di sbandamento della compagine scaligera continuando a creare occasioni da rete. E così dopo alcune chance mancate da Candreva e Gagliardini al 13′ arriva il raddoppio nerazzurro sull'asse croato Brozovic – Perisic, con il primo nel ruolo di assistman e il secondo in quello di finalizzatore, sempre con la complicità della poco attenta retroguardia gialloblu.
Monologo nerazzurro, ma D'Ambrosio rischia e il Var lo grazia
Il Verona non riesce a contrapporsi allo strapotere dei padroni di casa, mentre questi ultimi continuano a muovere velocemente il pallone creando pericoli su pericoli alla porta del malcapitato Nicolas. Gli scaligeri riescono ad arrivare in area nerazzurra soltanto in un'occasione andando vicino a conquistare un calcio di rigore con l'intervento scomposto di D'Ambrosio su Petkovic giudicato però regolare sia dall'arbitro che dal Var. Episodio dubbio a parte, il primo tempo si chiude con un monologo nerazzurro con Rafinha e compagni che creano tanto sprecando però spesso per l'imprecisione nell'ultimo passaggio. E così il primo tempo si chiude sul 2-0 per i padroni di casa.
Verona al palo: Icardi non perdona
Non cambia il copione in avvio di ripresa. Appena rientrati in campo sono sempre gli uomini di Luciano Spalletti a fare la partita e dopo soli 4 minuti trovano anche il 3-0: tutto nasce ancora una volta dalla fascia sinistra dove Perisic, aiutato da Rafinha, recupera palla e serve a Mauro Icardi un altro pallone da spingere in rete che il bomber argentino non spreca realizzando il gol numero 24 del suo personalissimo campionato. L'Inter continua a spinger alla ricerca del gol del poker con Spalletti che concede un po' di riposo al suo capitano, facendo entrare Eder che ha alcune buone occasioni per arrotondare lo score nerazzurro. Nel monologo nerazzurro un unico lampo del Verona con il palo colpito da Fares. Nel finale c'è tempo per il ritorno in campo dopo il lungo infortunio di Alessio Cerci, per un altro legno colpito, questa volta dai nerazzurri con Candreva, e per l'espulsione del portiere scaligero Nicolas che ferma con le cattive al limite dell'area Eder lanciato verso la sua porta. Il Verona che ha esaurito i cambi a disposizione chiude il match con il capitano Romulo in porta.
Top, chi può sorridere e perché
Perisic è uscito dal letargo
Sarà l'arrivo della Primavera ma quello visto in campo contro Sampdoria e Verona è del tutto un altro Ivan Perisic rispetto a quello abulico osservato durante il periodo invernale. Contro gli scaligeri è indiavolato facendo letteralmente impazzire Alex Ferrari: il croato dribbla, segna, crossa, regala assist ai compagni, essendo un costante pericolo per la retroguardia scaligera e, come se non bastasse, si fa anche apprezzare per qualche fondamentale ripiegamento difensivo. Adesso possiamo confermarlo: Perisic è uscito dal letargo.
Brozovic padrone del centrocampo
Se quest'Inter sembra aver ritrovato la verve di inizio campionato grande merito va dato a Marcelo Brozovic. Da quando Spalletti gli affidato le chiavi del centrocampo il croato ha alzato la qualità del suo gioco e quello dell'intera compagine nerazzurra. Lui detta i tempi e i ritmi essendo il fulcro nevralgico della manovra riuscendo a alternare passaggi corti a lanci lunghi millimetrici, come quello che ha messo in porta il connazionale Perisic. Inoltre, oltre alla fase di interdizione, si permette anche qualche licenza offensiva provando anche a trovare la gloria personale con qualche conclusione da fuori che non centra il bersaglio grosso per pochi centimetri. Sembra che le lamentele del suo allenatore sulla poca qualità della rosa nerazzurra abbiano svegliato Brozovic e di conseguenza il resto dei compagni.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Disastro Ferrari
Avvio di gara disastroso per il terzino destro del Verona, Alex Ferrari. Il laterale difensivo dello schieramento di Pecchia prima si addormenta, come il resto dei suoi compagni, in occasione della rimessa laterale da cui nasce il gol lampo di Icardi, e poi dopo appena 12 minuti continua il suo "sonnellino pomeridiano" tenendo in gioco Perisic sul lancio di Brozovic. Con il croato in grande spolvero sulla sua corsia passa un pessimo pomeriggio a San Siro e possiamo immaginare quale sarà il suo incubo questa notte. Per sua fortuna, Pecchia mette fine anticipatamente alla sua "agonia" risparmiandogli l'ultima mezz'ora di gara sostituendolo.
Buchel inesistente
Pomeriggio da dimenticare anche per il centrocampista veronese Marcel Buchel: nullo in fase d'interdizione, travolto dal maggior dinamismo dei dirimpettai in maglia nerazzurra, fa peggio in impostazione non riuscendo mai a far ripartire la manovra scaligera. Non era facile contro questa Inter, ma lui non ci ha nemmeno provato.