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L’Inter di Mancini: “Yaya Tourè in squadra e giochiamo per la Champions”

Tre campioni per tornare grandi: due ci sono già, Podolski e Shaqiri. Il terzo potrebbe arrivare a giorni, colui che il tecnico nerazzurro ha definito senza mezzi termini “uno dei più forti calciatori al mondo”. E che diventa l’obiettivo numero uno entro il 2 febbraio termine ultimo del calciomercato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Per Roberto Mancini quest'Inter è sulla strada giusta, quella che riporterà il club nerazzurro tra le prime d'Italia e subito dopo d'Europa. Non lo dicono – ancora – i risultati, ma ciò che si sta costruendo con le mosse del mercato invernale. Sono arrivati Shaqiri, Podolski, Brozovic. Sono rimasti Handnovic, Icardi, Kovacic. Potrebbe giungere in extremis Yaya Tourè, ultimo concreto obiettivo dichiarato da parte del tecnico che oramai non ha timore di indicare gli uomini che desidera alla dirigenza, senza avere il timore di venire smentito. Il Milan ha soffiato con un blitz Alessio Cerci? E il ‘Mancio' si è rifatto metà squadra. Con un progetto ben chiaro in mente, quello di rilanciare i nerazzurri su basi concrete, senza illudersi di un exploit estemporaneo ma costruendo una rosa dalle caratteristiche ben delineate, non solo tecniche perché Mancini s quanto conta avere una certa qualità, vincente.

Icardi, talento da tutelare

E proprio delle qualità e delle motivazioni che devono avere i suoi giocatori, nell'intervista a ‘il Giornale' il tecnico nerazzurro è chiaro riferendosi ai giovani campioni che ha allenato e sta allenando sia all'Inter che in giro per il Mondo, alzando il livello di guardia perché non accadano nuovamente situazioni già vissute in passato. In questo senso, Icardi è avvisato: "E' giovane ed ha qualità. Ma deve migliorare molto. Mi ricorda le situazioni di Balotelli e Adriano che, per un verso o l'altro, si sono persi. Non bastano le qualità. Lui deve vivere per la famiglia e il lavoro, ma lavorare tanto. Se me lo tengo? Dipende dalle situazioni. Se impazzisce e segna tre goal a partita, se Guarin diventa il migliore in Italia…. Anzi, spero che Mauro segni tre goal e sia decisivo sempre". 

Il caso Osvaldo

Non solo Icardi, però, altri giocatori devono confermare sul campo le attese che tutti hanno su di loro, come Kovacic: "Deve essere decisivo, a 20 anni quelli bravi lo sono". Perchè altrimenti si finisce i margini del progetto come è accaduto per Osvaldo con cui la società è in attesa di una vertenza in tribunale per risolvere la questione: "Mi spiace davvero per lui. Ci sono stato male tre giorni, è un bravo giocatore e non ho capito perchè sia successo".

Un Yaya in più nel motore

Poi, la realtà, il mercato, la nuova Inter che si sta plasmando e quel sogno proibito Yaya Tourè che Mancini vuole ad ogni costo e che ha già ricevuto il benestare del diretto interessato pronto  ridursi l'ingaggio: "E' uno dei più forti giocatori al mondo. Ci sarebbe ancora. Ha girato tante squadre. É andato in Belgio, Russia, Spagna, Inghilterra. Gli manca l'Italia. Potrebbe essere l'occasione buona per venire a provare. Stiamo costruendo. Ma ci sono giocatori che cambiano faccia ad una squadra. Yaya è uno di questi. L'anno prossimo ci possiamo provare: innestiamo tre campioni e vedrete che saremo pronti per la lotta scudetto".

Il derby col Milan per ripartire

Infine, la difficile realtà di Inter e Milan, con Inzaghi che sta ricostruendo il Milan ripartendo da Cerci e da Destro che ha accettato la sfida rossonera e con Mancini che si ritrova nella stessa difficile situazione con qualche distinguo importante: "Mi spiace, spero ne venga fuori, faccia risultati. Anzi, spero che il Milan vada bene, perchè così andrà bene pure l'Inter. Spero che la Milano del calcio vada bene, diverta la gente. Milano merita di essere sempre al top. E se il Milan farà una grande squadra, anche l'Inter sarà grande: si tirano una con l'altra, al di là del campanilismo. Comunque sono difficoltà diverse: lui per questioni di gioventù professionale. io ho preso una squadra a metà percorso e non è mai semplice. Due volte all'Inter: strano, mai ci avrei pensato. Mi ha intrigato tornare, vedevo la gente, mi voleva bene. É una sfida per riportarla in alto".

L'Inghilterra e Balotelli

Il tecnico dell'Inter si è poi fermato, davanti ai microfoni di Sky, per parlare della sua esperienza in Inghilterra e del suo rapporto con Balotelli: "Voglio bene a Mario come persona e come giocatore – ha dichiarato il Mancio – Spero che possa fare bene al Liverpool. Anche se non sta attraversando un buon momento, la sua qualità è top. Se lo prenderei adesso all’Inter? La situazione che c’è ora in Italia è difficile per lui, ma per me perché non ci sarebbero problemi. Tornare in Inghilterra? Penso sia difficile, ma dicevo la stessa cosa prima di tornare a Milano. Lì il calcio è fantastico e in futuro tutto è possibile.Se andrei all’Arsenal, allo United o al Liverpool? Sono un professionista e se ci fosse un’opportunità, pur avendo il City come anche l’Inter nel cuore, accetterei".

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