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Inter, Napoli, Fiorentina e Lazio: chi è l’anti Juve?

Bianconeri di nuovo a +4 e nerazzurri ‘risucchiati’ dalle vittorie contemporanee di Napoli, Fiorentina e Lazio che rimettono in gioco il secondo posto. E sabato ci sarà Juventus-Lazio ennesima sfida di vertice che potrebbe ribaltare di nuovo la classifica.
A cura di Alessio Pediglieri
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12a giornata

I sei gol di sabato sera dovevano essere un monito ai nerazzurri che arrivavano dal successo dello JStadium e si presentavano domenica sera a Bergamo. Senza sapersi ripetere in una 12a giornata che non ha risparmiato emozioni e colpi di scena. Bianconeri che ripartono così da dove erano stati interrotti, vincendo, mentre i nerazzurri cadono davanti ad una Atalanta convincente che trova la rete della sicurezza anche grazie ad un rigore generoso sul 3-1. Intanto, dietro ai nerazzurri tornano a far paura Lazio e Napoli che ritrovano successi importanti nel derby e a Genova. Senza dimenticare la Fiorentina di Montella, bella e impossibile a San Siro dove umilia il Milan di Allegri e agguanta il quarto posto in  classifica.

“ Dalle sconfitte alle volte ci si alza ancora più forti. Dobbiamo continuare a lavorare come sempre, perché non cambia niente ”
Fabio Quagliarella
La sconfitta della rinascita – Si vociferava di una Juventus in crisi, ridimensionata e non  più convinta delle proprie capacità così come all'inizio di stagione. La sconfitta in casa contro l'Inter nello scontro diretto per un pezzettino di scudetto, aveva riportato tra i terrestri i marziani di Conte imbattuti da 49 partite consecutive.
Poteva essere l'inizio della fine e invece sembra proprio che quella sconfitta abbia segnato un nuovo inizio ancora più importante per i campioni d'Italia.
Che hanno dilagato a Pescara 6-1 dopo i quattro gol rifilati in Champions League ai danesi del Nordsjaelland: 10 reti in quattro giorni e gerarchie ristabilite. Anche nel segno di Quagliarella che con la tripletta di sabato sera può vantare una media di un gol ogni 55 minuti di gioco.
E' lui il bomber che tutti stanno da mesi cercando e probabilmente dopo la strepitosa partita a Pescara, anche Conte dovrà accettare che in avanti, l'attaccante napoletano è colui che può togliere le castagne sul fuoco nei momenti che servono.

“ Impensabile vincerle tutte. Arbitraggio? No comment… ”
Andrea Stramaccioni
Inter, tradita dalle assenze e dall'arbitro – Adesso, la Juve è tornata così a +4 anche approfittando della sconfitta esterna dell'Inter a Bergamo dove ha dovuto chinare il capo all'Atalanta di Colantuono che ha sempre gestito il risultato. Complici le molte assenze ma anche una serata non positiva in generale, Stramaccioni è stato tradito dai tre in avanti: Cassano-Milito-Palacio controfigure dei giocatori determinanti visti a Torino. Soprattutto l'ex genoano si è mangiato l'impossibile, sbagliando almeno due facili occasioni da gol davanti al puntuale Consigli, per poi segnare solamente il gol del 2-3 finale, inutile ai fini del risultato. Dall'altra parte, il connazionale argentino Denis non si è fatto invece pregare, infilando Handanovic due volte per la sua personale doppietta, su azione e su rigore.
Ecco, il rigore, un episodio che ha rovinato in parte una gara accesa e giocata a viso aperto dalle due squadre perchè sul risultato di 2-1 e con l'Inter costretta a prendere in mano la partita, ci ha pensato l'arbitro Damato a fischiare un inesistente fallo di Silvestre su Moralez. Dagli 11 metri, il ‘Tanke' non perdona e obbliga i nerazzurri alla seconda sconfitta in campionato, la prima in trasferta lontano da San Siro, fermando la serie positiva alla vittoria di Belgrado in Champions League.
Alla fine, Stramaccioni proverà a giocarsi gli ultimi 15 minuti con 4 punte ma poco servirà, in una delle più brutte partite dell'Inter di quest'anno giocata più sui nervi e la tensione che sulla gestione delle proprie qualità tecniche.

“ Vinciamo perchè abbiamo un gran cuore… ”
Walter mazzarri
Sprint-show del Napoli – La Juventus è tornata a ballare da sola in classifica, riprendendo subito la marcia giusta e approfittando della bagarre che si è scatenata dietro di lei, con quattro squadre che si litigano il secondo posto. A un punto dietro l'Inter è tornato il Napoli, arrembante a Genova, insieme alla Fiorentina che ha umiliato il Milan a San Siro e la Lazio vittoriosa nel derby.
Sono queste le squadre alter ego ai campioni d'Italia con l'Inter a guidare la rincorsa e a riprendere le polemiche arbitrali dopo il torto subito a Bergamo, immediatamente successivo alle sviste incredibili contro la Juventus. Che saranno utili solamente per le chiacchiere infrasettimanali. Perchè domenica a sera a Bergamo, quell'Inter avrebbe perso comunque contro un'Atalanta che non ha sbagliato praticamente nulla.
E più che guardare in avanti, l'Inter da oggi dovrà voltare lo sguardo.
Il Napoli visto a Genova, nella seconda strepitosa vittoria in rimonta in tre giorni con 8 reti segnate tra il match di Europa League contro il Dnipro e nella trasferta ligure, ha dato un nuovo segnale forte al campionato, provando a rimanere nelle zone altissime con le unghie e con i denti. Nel segno, solito, di Edinson Cavani ma soprattutto grazie al cambio di ritmo imposto alla gara da Lorenzo Insigne, entrato nella ripresa e sempre al centro della manovra offensiva che ha riscattato il Napoli.

“ Si può essere anche contenti e consapevoli che si possa migliorare. ”
Vincenzo Montella
Fiorentina e Lazio, vittorie da protagonisti – Insieme ai partenopei, da segnalare anche la vittoria della Fiorentina a Milano 3-1 sul Milan, con i viola di Montella che si confermano la squadra che esprime attualmente il miglior calcio in serie A. Contro i resti dei rossoneri che sbagliano anche un rigore con Pato, i gigliati privi di Jovetic hanno dato prova di essere davvero un gruppo di qualità andando in vantaggio subito, allungando alla distanza e chiudendo i conti nella ripresa dando la sensazione di non subire mai l'avversario. Una prova di maturità importante che arriva dopo il pareggio interno con la Juventus che permette alla Fiorentina di inserirsi con merito nel top della classifica.
Come per la Lazio, rinata dalle ceneri del derby, stravinto al di là del risultato sulla Roma di Zeman e che – oltre ad aver ricacciato i giallorossi a metà classifica – ha riscattato gli ultimi deludenti risultati culminati nel 4-0 di Catania. Anche in questo caso, Petkovic ha saputo far rialzare i propri uomini ritrovando successi importanti tra Coppa e campionato dopo una sconfitta pesantissima in terra siciliana che avrebbe potuto condizionare in negativo il proseguo della stagione. E invece proprio la sfida alla Roma di Zeman ha ridato le motivazioni giuste per riprendere in mano il proprio destino in Serie A dove potrebbe scalare nuove posizioni in classifica: sabato alle 18, a Torino ci sarà proprio Juve-Lazio, ennesimo appuntamento per capire se i giochi per il primo posto sono già chiusi a novembre o si riapriranno nuovamente promettendo altri fuochi d'artificio.
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