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L’importanza di chiamarsi Mario, nell’anno della fuga da Napoli di Cavani (VIDEO)

Partito il Matador, saranno Balotelli e Gomez i principali indiziati per vincere la classifica cannonieri della prossima Serie A. Un campionato che, finalmente, torna a poter contare su alcune grandi firme del panorama calcistico internazionale.
A cura di Alberto Pucci
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mario gomez saluta i tifosi del Franchi

Un nome, una garanzia – Se il buongiorno si vede dal mattino, c'è di che rimaner sereni per l'ultima parte della sessione estiva di calciomercato che, da quì alla fine delle trattative, potrebbe a questo punto regalarci altri grandi colpi. La nostra Serie A, tutto ad un tratto, pare essere tornata "appetibile" anche dai grandi nomi del calcio europeo e mondiale. Dopo Llorente e Tevez, sono infatti arrivati (o stanno per farlo) Gomez, Honda, Joaquin, Julio Cesar, Maicon, Strootman, Felipe Anderson e Laxalt: un buon numero di giocatori di qualità in grado di elevare il livello del nostro torneo e riportarlo sotto la luce dei riflettori continentali. E' soprattutto l'arrivo di Mario Gomez, presentato ieri ai suoi nuovi tifosi, ad incuriosire e giustificare paragoni e previsioni più che ottimistiche. Dopo gli anni d'oro di Batistuta e del primo Luca Toni, Firenze torna così ad aver un centravanti "vecchia maniera", in grado di sfondare le difese avversarie con il fisico e garantire un buon numero di gol a fine stagione. Un "missione" che l'ex stella del Bayern Monaco conosce molto bene e che, negli anni passati, è servita per portare in alto il club controllato da Beckenbauer e Rummenigge. Chissà se anche da "Kalle" (dopo quelli di Guardiola) saranno arrivati i consigli ed i suggerimenti determinanti per la scelta di tentare l'avventura italiana? "Ha scelto in maniera autonoma – ha dichiarato l'ex "Panzer" nerazzurro in fase di chiusura di trattativa – Mario ha l'ambizione di giocare il più possibile perché vuole diventare l'attaccante numero uno. E la Fiorentina gli garantisce tutto questo".

Attaccanti contro – L'euforia generata dal primo giorno in maglia viola (in ventimila sulle tribune del Franchi, solo per dargli il benvenuto) è simile all'accoglienza, e alla "bagarre" mediatica, che ci fu al ritorno in Italia di Balotelli: il suo primo e diretto avversario per la corsa al trono di capocannoniere della prossima stagione. Persa la "dote" di gol che solo Cavani poteva garantire, il cerchio si stringe sui soliti nomi (Di Natale, Osvaldo, El Shaarawy e Klose) e sui due "outsider" che potrebbero rubare la scena al milanista: Tevez e, appunto, il tedesco della Fiorentina. La sfida tra i due "Mario" del nostro campionato affascina, anche a bocce ferme. Il nome di battesimo dei due attaccanti rischia di diventare sinonimo importante, del momento più bello del calcio, come e quanto lo era in passato, quando al suono di nomi come Marco o Diego venivano subito in mente giocate spettacolari e grandi gol. A questo punto, sarà davvero difficile riuscire a rimanere pazienti fino al fischio d'inizio della prima giornata (25 agosto). Dovremmo farci "bastare" le classiche amichevoli estive e le prime apparizioni europee (nei rispettivi play-off) di Fiorentina e Milan: squadre che dovranno correre più delle altre per farsi trovare già pronte al passaggio del treno estivo che porta nell'Europa che conta.

mario balotelli rossonero

Sfida infuocata – Dopo le polemiche dell'ultima giornata di campionato, il "feeling" tra le due società che, in realtà, non è mai stato un granchè e dopo il trasferimento di Ambrosini e quello probabile di Ljajic sulla sponda opposta, il prossimo incrocio tra la squadra di Montella e quella di Allegri avrà un ulteriore "carico da undici" con la sfida tra i due bomber di razza. All'attaccante viola, che nelle sue prime dichiarazioni ufficiali è sembrato "snobbare" un pò la concorrenza del milanista, è stato chiesto subito un gol alla "nemica" storica bianconera. La stessa richiesta fatta al "Marione" rossonero quando, al primo incontro "ufficiale" con i tifosi fuori dal ristorante milanese "Giannino", venne chiesto di dedicare i suoi primi gol italiani ai "cugini" nerazzurri. Con un "Mario" nel motore viola, la squadra di Montella pare essere definitivamente pronta per competere a tutti il livelli. Rispetto ad Allegri, che sta cercando di capire come sarà il Milan della prossima stagione, il tecnico viola pare avere una squadra già pronta per esaltare le doti dell'attaccante tedesco. In attesa di capire che fine farà Jovetic (probabile che, alla fine, possa lasciare Firenze), la coppia formata da Gomez e da "Pepito" Rossi sembra essere una delle meglio assortite della prossima Serie A: "Sono due giocatori che penso siano complementari – ha spiegato l’Aeroplanino – Credo che possano giocare insieme, a prescindere dal sistema di gioco". Parole che suonano come musica celestiale per i tifosi della Fiorentina. Le stesse che vennero "spese" dalla dirigenza milanista, nel giorno dell'arrivo di Mario Balotelli e del suo inserimento a fianco di El Shaarawy. A più di un mese dal via del nuovo campionato, Firenze e Milano sognano con l'identikit dei rispettivi "Mario" e con i compagni di reparto che avranno la fortuna di scortarli per l'intera stagione. I preliminari europei, di questa calda estate, ci diranno se sognare è lecito o, forse, un pò prematuro.

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