L’ex agente di Makelele rivela: “Per portarlo al Real, m’inventai un’aggressione”

Quando nel 2003 Claude Makelele passò al Chelsea di Claudio Ranieri, molti tifosi del Real Madrid si disperarono per la sua partenza. L'ex centrocampista transalpino, fu infatti capace di mettere anche il suo nome sulle vittorie di una squadra composta praticamente da molti giocatori offensivi e da pochi intenditori.
Il migliore era lui e, ad anni di distanza, l'ex procuratore del francese ha proprio ricordato l'importanza del suo assistito e la fatica per convincere il Celta Vigo a venderlo al Real Madrid: "Per forzare la dirigenza del club di Vigo, presentai denuncia in commissariato raccontando che i tifosi avevano preso di mira l’auto del giocatore – ha rivelato Roger, nella sua autobiografia scritta nel 2015 – Le sassate al parabrezza le avevo però tirate io, con l’accordo di Makelele ovviamente".

L'escort e l'affare Zidane
Ex agente anche di Thierry Henry e Patrick Vieira, Marc Roger nel suo libro rivelò anche della presenza di alcune escort nel Palace Hotel di Torino, lo stesso utilizzato dall'arbitro di Juventus-Nantes, semifinale del 1996 di Champions League: "Una bella bruna andava e veniva in ascensore – ha ricordato l'ex agente – Mi venne riferito che era in albergo per "rilassare" gli ufficiali di gara".
Il libro fece inoltre scalpore anche per una presunta transazione anomala di Luciano Moggi, in occasione della cessione di Zinedine Zidane. Secondo Roger, infatti, l'ex direttore generale bianconero rifiutò una prima proposta di 67 milioni di euro certo del successivo rialzo di 7 mln: "Grazie all’aumento artificioso del prezzo la Juve versò quindi una commissione al figlio nominato dal padre come mandatario dei bianconeri per l’operazione".