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L’arma in più del Pordenone si chiama Berrettoni: la storia dell’ex talento scuola Lazio

In vista del match di Coppa Italia di questa sera fra Inter e Pordenone, il pubblico di ‘San Siro’ vedrà scendere in campo Emanuele Berrettoni. Scuola Lazio, ex Perugia, vinse con gli umbri l’Intertoto andando in gol nella finale contro il Wolfsburg.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Grande attesa per Inter-Pordenone. Già, avete capito bene, Pordenone, una squadra di Serie C che andrà ad affrontare la capolista attuale della Serie A italiana. Un sogno per i ragazzi di Leonardo Colucci, uno che da calciatore ha calpestato l’erba di diversi stadi della massima serie e che adesso da allenatore si sta togliendo grandi soddisfazioni. La vittoria contro il Cagliari al ‘Sant’Elia’ ha dato l’accesso dunque a questo Pordenone di poter entrare nella storia con il match di questa sera a ‘San Siro’.

Ma chi sono i protagonisti? Tanti, calciatori pescati fra i vari gironi di Serie C, veterani di questi campionati, qualcuno anche con apparizioni in Serie B, che poggiano però sull’esperienza e l’affidabilità di un certo Emanuele Berrettoni. A qualcuno questo nome forse non è nuovo. Ma niente paura, vi rinfreschiamo noi la memoria. Lo ricorderete sicuramente come uno dei talenti emersi dal Perugia ma che poi, con il passare degli anni, non è mai riuscito ad esplodere completamente nel calcio ce conta. La sua storia, i suoi gol e il suo cammino nel mondo del calcio, analizzati passo dopo passo.

Gli inizi di Emanuele nel mondo del calcio

Per tutti un predestinato, un calciatore dalle doti tecniche e tattiche davvero differenti. Classe 1981, romano di Roma, cresciuto nelle giovanili della Lazio, viste le sue prestazione nella formazione Primavera, nella stagione 2000-2001 il tecnico Sven-Göran Eriksson decise di aggregarlo alla prima squadra, dove tuttavia fatica a trovare spazio. Correva la stagione 2000-01. La formazione Primavera della Lazio vinse il campionato e la stella di quella squadra fu proprio Emanuele Berrettoni, ovvero colui che sarebbe dovuto diventare per tutti l'erede di Giuseppe Signori.

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Il giovane attaccante sembrava veramente all'inizio di una folgorante carriera che gli avrebbe regalato sicuramente grandi soddisfazioni. Il debutto in prima squadra avviene a novembre del 2000 in Champions League nell'incontro Sparta Praga-Lazio. La stagione successiva il giocatore fu aggregato alla prima squadra e fece l'esordio a settembre 2001 contro il Perugia proprio pochi giorni prima di passare in prestito alla squadra umbra.

I dati tecnici e anagrafici di Berrettoni (Transfermarkt)
I dati tecnici e anagrafici di Berrettoni (Transfermarkt)

L’esperienza al Perugia

Tutti pensavano che in terra umbra il giovane Emanuele avrebbe fatto vedere tutte le sue qualità. La Lazio puntava molto su di lui e si aspettava che ben presto potesse fare ritorno in biancoceleste per rappresentare poi un prospetto perfetto per la prima squadra. Ma quasi incomprensibilmente non fu così. Il ‘Renato Curi’ lo attendeva con ansia e di quel talento romano di cui si parlava un gran bene, non si vede neanche l’ombra. Già, perchè Berrettoni le qualità le aveva e le ha ancora, ma quando scendeva in campo a Perugia, sembrava quasi spegnersi e sparire dalle azioni di gioco.

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Eppure in allenamento era sempre stato considerato come uno dei calciatori migliori capace di realizzare anche caterve di goal. L'unico guizzo che tutto il pubblico perugino ricorderà, è stato quello realizzato nella finale di Coppa Intertoto contro il Wolfsburg quando la squadra del presidente Gaucci trionfò accedendo alla Coppa Uefa. Per Berrettoni, un tiro dal limite che consegnò al popolo umbro una delle vittorie più belle della sua storia.

Un lungo girovagare in Italia e anche con Allegri

Ma la carriera di Emanuele cominciò però un inesorabile declino. Berrettoni è sembrato sempre sul punto di esplodere ma puntualmente veniva frenato anche dai tanti e palesi limiti caratteriali e difficoltà d'ambientamento. Passò prima al Catania in serie B dove realizzò 3 gol in 16 gare, poi una capatina a Crotone sempre in B prima di finire nel caotico Napoli del primo anno di C, quindi sempre nella stessa categoria con Grosseto e poi con la Spal.

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Ecco, proprio a Ferrara, Emanuele giocò in una squadra allenata da un certo Massimiliano Allegri, l’attuale tecnico della Juventus, che nella stagione 2004/2005, nonostante lo facesse giocare poco, lo notò, e quando si accordò con il Grosseto, decise di portarlo con sé in Maremma. Solo 11 presenze e nessun gol che paradossalmente rappresenteranno una sorta di declino per Emanuele che dopo l’esonero di Allegri fu messo ai margini della rosa dalla società proprio come gli altri calciatori portati al Grosseto dal tecnico campione d’Italia.

La luce fuori dal tunnel a Bassano

A metà del campionato 2005-06 arrivò la svolta: Berrettoni passò dal Grosseto alla Virtus Bassano scendendo di categoria. L'attaccante ricambiò subito la fiducia della piazza con un buon finale di campionato contribuendo attivamente alla salvezza della squadra. Nell'estate successiva il Bassano lo riscattò puntando deciso su di lui e da li cominciò la parentesi felice della carriera dell'attaccante romano. Tre stagioni e mezza giocate con continuità, 45 reti all'attivo e una infinità di assist per i compagni.

La carriera di Berrettoni (Transfermarkt)
La carriera di Berrettoni (Transfermarkt)

Berrettoni prese praticamente per mano la squadra e la trascinò verso importanti risultati: per tre stagioni consecutive il Bassano centrò i playoff mancando sempre la promozione per un soffio e nella stagione 2007-08 vinse la Coppa Italia di categoria. Ma ecco poi il passaggio all'Hellas Verona, con il quale firmò un contratto triennale. Nella stagione 2010/2011, con Mandorlini in panchina, vinse la finale playoff contro la Salernitana che registrò il ritorno in B del Verona. Successivamente, nella stagione 2012-2013 fece ritorno al Bassano Virtus, con cui nel 2014 vinse il campionato di Seconda Divisione nonché la Supercoppa di categoria.

La favola Pordenone e il ‘ritorno in Serie A’

In 48 presenze con la maglia del Pordenone, oggi Berrettoni, dal gennaio 2016, periodo in cui si è legato al club friulano, ha realizzato 12 gol. Quella di questa sera, dopo aver già dimostrato di essere un calciatore di un’altra categoria contro il Cagliari, rappresenterà una gara fondamentale della sua carriera, quasi un ritorno al passato. Emanuele Berrettoni vorrà sicuramente dimostrare di essere ancora all’altezza di quei palcoscenici che però, negli anni scorsi, non l’hanno mai visto gioire e trionfare così tanto come tutti speravano.

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La gara contro l’Inter rappresenterà uno stimolo in più per questo attaccante, ala sinistra dotato di un ottimo tiro e dalla grande fase realizzativa, capace di adattarsi anche ai ruoli di seconda punta e trequartista. Un gol che in massima serie non è mai arrivato e che, se vogliamo, per certi versi, potrebbe arrivare sul glorioso prato di ‘San Siro’ davanti ai tanti sostenitori del Pordenone che sosterranno la propria squadra nella storica trasferta milanese.

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