Koulibaly domina, Zielinski fa il ‘magnifico’. Standing ovation per Hamsik
Il Napoli batte il Torino e si porta nuovamente in testa alla classifica di Serie A dopo l’imprevisto stop dell’Inter in casa con l’Udinese. In più, ai 3 punti, si aggiungono la ritrovata fiducia della squadra con una prestazione davvero all’altezza del sontuoso inizio di stagione partenopeo, la rete numero 115, eguagliato nei top scorer all-time Maradona, del capitano Hamsik, finalmente protagonista nel suo Napoli, ed una condizione fisica, dopo una settimana piena di allenamenti, nuovamente importante.
Per il Toro, invece, il primo Ko dopo un periodo piuttosto positivo con 6 gare senza conoscere sconfitta ma anche la buona notizia del gol di Belotti, che torna a gonfiare la rete dopo 87 giorni di digiuno. Con gli azzurri tornati ai vertici della graduatoria della massima serie, ecco top e flop del match.
I top del match
KK la sblocca, suo il gol che mette in discesa il match
In una delle ultime interviste concesse dal senegalese, uno dei giornalisti presenti gli aveva chiesto, un po’ per gioco un po’ per divertimento, se avesse mai pensato di trasformarsi in attaccante e non solo per gli ultimi, talvolta disperati, minuti finali. E KK, con la solita umiltà ed il consueto realismo aveva risposto, con garbo, picche. Eppure, ripensandoci, Koulibaly, pur in difesa, risulta un autentico (o quasi) bomber con già 3 reti all’attivo in campionato ed il gol, quello del 3’, che ha il merito di mettere in discesa il match e consegnare i 3 punti al Napoli.
Tre punti fondamentali che riportano in testa gli azzurri e confermano la forza di una squadra che sembra, dopo un breve periodo di appannamento, già uscita dal tunnel dell’affaticamento, dello spossamento fisico, uno spossamento, peraltro, mai intravisto nella roccia nubiana, da sempre, granitico argine fra la porta e gli avanti avversari.
Zielinski al top, Insigne può recuperare con calma
Scelto ancora una volta al posto di quell’Insigne recuperato sì ma solo per la panchina (Lorenzo entrerà solo a metà ripresa), Zielinski si fa trovare pronto e non solo per la rete che chiude, già nella prima frazione di gioco, la contesa ma anche per un feeling col ruolo che cresce minuto per minuto, gara dopo gara. Un feeling importante che lo porta ad entrare spesso nel vivo dell’azione e ad essere determinante in zona gol con un movimento, al 25’, da esterno puro, a cuneo, a ombrello, che beffa la retroguardia granata e porta il polacco, su precisa imbeccata di Jorginho, dinanzi a Sirigu: 2-0 e Napoli in testa. Insomma, una gara nobilitata dalla rete, la sua quarta in campionato, ma anche da una serie di iniziative e di giocate vincenti con un numero #20 al top, in stato di grazia. Insigne, in definitiva: può non accelerare/forzare il suo recupero, malgrado il rodaggio finale concessogli da Sarri, con Zielinski che, al momento, sta sopperendo al meglio all’assenza del #24.
Hamsik sei leggenda, col Toro eguagliato Maradona
Qui dove il 31 ottobre del 2009 aveva siglato la rete del 2-3, quella della vittoria del Napoli a Torino contro la Juventus che non arrivava dai tempi di Maradona, Hamsik trova la perla, la firma azzurra numero 115, quella che eguaglia, proprio, le segnature di D10S con la casacca azzurra. Basterebbe questo per poter chiarire il perché della presenza dello slovacco nel novero dei top della serata.
Eppure, il gol, quello della storia, non basta. Hamsik, da capitano vero, da leader tecnico, nel giorno, forse più importante e decisivo del campionato con l’Inter che cede in casa con l’Udinese, disputa una partita super, da calciatore di livello ma, soprattutto, da talento ritrovato col numero #17, finalmente, nella parte buona della lavagna dopo un periodo di grande, estrema difficoltà. Una rete che propizia la storia, la riscrive; una rete buona per gli annali e per ritrovarsi e vergare, con le sue giocate, un futuro ancora più radioso: Marek, altri 115 di questi giorni.
Il ‘Gallo’ alza la cresta: Belotti torna al gol dopo 87 giorni
Nel derby delle creste e dei calciatori ritrovati, non poteva mancare il ‘gallo’ Belotti. E sì perché il numero #9 granata che, a dire il vero, era stato fra i migliori dei suoi anche prima del suo gol, riesce a trovare la rete del 3-1 che riapre il match e incute un pizzico di paura agli avversari. Al di là degli aspetti inerenti la gara stessa e del Ko finale però, Belotti ha il merito di sbloccarsi e riassaporare la gioia della marcatura dopo quasi 3 mesi di digiuno, 87 giorni dopo, l’ultima segnatura contro l’Udinese di Delneri. Un gol buono per le statistiche ma soprattutto per il prosieguo della sua stagione col #9 torinista che potrebbe, al termine di questa sfortunata sfida, recuperare il giusto abbrivio per un 2018, mondiali a parte, al top.
I flop di Torino-Napoli
Berenguer non è quello di lunedì, lo spagnolo sostituito nella ripresa
Il gol con la Lazio e la prestazione di lunedì sera contro i biancocelesti sono un lontano ricordo. E sì perché Berenguer, preferito ancora a Ljajic, proprio come lunedì scorso, sulla sinistra non riesce ad incidere finendo per perdere spesso i duelli individuali col diretto avversario: Hysaj. Certo, la furia azzurra ed il 3-0 del primo tempo non lo aiutano ad emergere in un contesto tecnico difficile né lo esonerano da responsabilità con lo spagnolo, promesso sposo in estate proprio del Napoli di Sarri, a fallire la gara, forse, più suggestiva ed affascinante per lui. Una gara con un inizio discreto ed un continuo davvero non all'altezza delle qualità di un globetrotter del campo e di un autentico investimento/progetto tecnico granata.
Mertens ancora polveri bagnate, senza gol pure a Torino
Si batte, lotta, corre mette in chiara difficoltà N'koulou e compagni e serve, pure, l’assist del 3-0 di Hamsik. Ciononostante Mertens prolunga il suo lungo digiuno dalla rete a 6 sfide consecutive con un appannamento, predetti guizzi a parte, ed una sfortuna non proprio pronosticabili qualche mese fa. Ma tant’è, la vita del bomber, dell’attaccante, quale lui è, è anche questa: con periodi fantastici e altri un po’ meno entusiasmanti sotto porta. Periodi con queste connotazioni col belga protagonista in positivo della sfida fino al secondo tempo, quando, dinanzi al battuto Sirigu, su suggerimento dell'ottimo brasiliano Allan, il #14 spreca la rete del pokerissimo, del 4-1 e del suo ritorno, indispensabile e roboante, in zona gol.
Tabellino e voti
Torino (4-3-3) Sirigu 5.5; De Silvestri 6-, Nkoulou 5.5, Burdisso 5.5, Molinaro 6; Baselli 6, Valdifiori 5 (Dal 46’ Ljajic 5.5), Rincon 6; Iago Falque 6- (Dal 78’ Edera s.v.), Berenguer 5 (Dal 65’ Niang 5.5), Belotti 7. A disposizione: Ichazo, Milinkovic-Savic; Lyanco, Moretti, Barreca; Obia, Gustafson, Acquah; Ljajic, Boyé, Edera. Allenatore Sinisa Mihajlovic 6
Napoli (4-3-3) Reina 6; Hyasj 6+, Albiol 6, Koulibaly 7, Mario Rui 6+; Allan 7-, Jorginho 6.5 (Dal 76’ Diawara 6), Hamsik 8 (Dal 83’ Rog s.v.); Zielinski 7- (Dal 25’ Insigne 6.5), Mertens 5.5, Callejon 6.5. A disposizione: Sepe, Rafael; Maggio, Chiriches; Diawara, Rog, Giaccherini; Ounas, Leandrinho, Insigne. Allenatore Maurizio Sarri 7
L’arbitro della contesa è Mazzoleni
A dirigere Torino-Napoli è stato designato Mazzoleni di Bergamo con, ad assisterlo, Tegoni e Vivenzi come guardalinee, quarto uomo Fourneau e i Var, Fabbri e Lo Cicero. Mazzoleni, 43 anni, è alla quattordicesima stagione nella Can di A e B col suo esordio in massima serie datato addirittura 18 settembre 2005 in un Lazio-Treviso finito 3-1 per i padroni di casa. Di lì, poi, altre 177 gare dirette al top del pallone nostrano e 78 in ‘Cadetteria’.
19 precedenti col Napoli, 16 col Toro
Diciassette in campionato, uno in Coppa Italia ed uno in Supercoppa Italiana con un bilancio di 7 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte, invece, sono i numeri fatti segnare dal lombardo nelle sfide con i partenopei come protagonisti.
Il bilancio della formazione granata con Mazzoleni, invece, è in grande equilibrio: 8 vittorie contro 8 sconfitte, mentre non c’è stato nessun pareggio.
I Precedenti del Napoli a Torino
Settanta sono le gare, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia fra Napoli e Torino in Piemonte. Una sorta di classico del nostro calcio con granata e azzurri spesso protagonisti di partite epiche nei vari stadi che hanno ospitato il Toro, il tutto, per uno score di 70 sfide complessive. Di queste, ben 31 sono andate ai padroni di casa con 25 pareggi e 18 successi esterni dei partenopei impreziositi da 176 gol totali, 106 a 70 per Mihajlovic e compagni.