Kondogbia, top o flop? Mister 35 milioni non convince

E' diventata quasi obbligata in ogni post partita la domanda sulla prestazione di Kondogbia per Roberto Mancini. Inutile girarci intorno: il centrocampista, vero fiore all'occhiello del calciomercato estivo nerazzurro, finora ha deluso le aspettative. Un rendimento troppo basso per un giocatore pagato 35 milioni e soffiato al Milan con un vero e proprio blitz in extremis. E proprio la valutazione, da molti addetti ai lavori considerata eccessiva, può essere uno dei freni per l'esplosione del francese che finora, eccezion fatta per alcuni guizzi come l'assist per Icardi in occasione del gol vittoria in casa del Chievo, ha sempre svolto il suo compitino senza infamia e senza lode. Sicuramente il cambio di posizione rispetto al Monaco non gli ha giovato: passare dal fare il mediano davanti alla difesa, all'interno di centrocampo ha ampliato i compiti di Kondogbia che oltre a garantire un contributo in termini di copertura, deve farsi vedere con più continuità anche a ridosso dell'area avversaria.

Mancini per ora non fa drammi, come evidenziato dalle parole post Samp: "Kondogbia deve imparare a conoscere meglio il calcio italiano, più aggressivo rispetto a quello francese. Poi ha fatto sempre il centrale in mezzo, trova spazi ridotti. Ma è questione di tempo. Credo che la prestazione potesse essere migliore". Nelle prossime uscite però il Mancio potrebbe anche decidere un cambiamento di modulo: il passaggio al 4-2-3-1 potrebbe valorizzare Kondogbia, anche con la possibilità di affiancargli un calciatore esperto e di temperamento come Felipe Melo.  Una soluzione che potrebbe aiutare anche i nerazzurri a ritrovare magari i 3 punti dopo il ko contro la Fiorentina e il pareggio di Genova e che permetterebbe anche a Mancini magari di concedere più spazio anche a Ljajic