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Klopp avverte: “La rimonta della Roma? Difficile, noi non siamo il Barcellona”

Alla vigilia della sfida dell’Olimpico, il tecnico dei Reds ha parlato dell’obiettivo romanista dopo il 5 a 2 dell’andata: “Nel calcio accade di tutto, ma è difficile perché non è semplice giocare contro di noi e farci tre gol”.
A cura di Alberto Pucci
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Riscattare la bruciante sconfitta dell'andata e vendicare la famosa notte del 30 maggio 1984. Sono questi gli obiettivi della Roma di Eusebio Di Francesco che, 34 anni dopo, ospita ancora il Liverpool per la semifinale di ritorno europea. Dopo il risultato di Anfield Road la missione giallorossa sembra impossibile, ma proprio l'ultimo match di Champions League giocato nella Capitale ha dimostrato che nel calcio è giusto non dare nulla mai per scontato.

Lo sa bene anche Jurgen Klopp che, nella conferenza stampa della vigilia, ha così presentato la sfida dell'Olimpico: "Nel calcio accade di tutto, ma è difficile perché non è facile giocare contro di noi – ha spiegato il manager dei Reds – Non siamo il Chelsea e il Barcellona. Ogni partita è diversa, ogni squadra è diversa. La Roma deve vincere 3-0 o con uno scarto maggiore, non siamo già qualificati ma non siamo neanche in una situazione difficile. Se ci riusciranno complimenti a loro".

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In campo con Sean Cox

"Non vediamo l’ora di scendere in campo, per noi è una grande opportunità perché sono loro che devono correre dei rischi – ha continuato Klopp – Qui a Roma la tradizione del Liverpool è fantastica, i nostri avi hanno vinto qui e noi siamo pronti a scrivere una nuova pagina di storia. Dovremo essere pronti mentalmente, perché la Roma lo sarà. Sarà dinamica, avrà un ritmo alto. È già una partita storica, vedremo alla fine il risultato".

Oltre a valere la finale di Kiev, Roma-Liverpool ha acquisito ulteriore importanza dopo i tragici fatti di Anfield Road: "La decisione della Roma di scendere in campo con la maglia di Sean Cox è stata fantastica, un grande gesto. Così come ho apprezzato il gesto di rendere omaggio alle vittime di Hillsborough – ha concluso il tecnico tedesco – Dobbiamo far sentire il nostro sostegno alla famiglia di Sean e spero che tutti capiscano che domani ci si deve solo godere un’intensa partita di calcio in una fantastica città".

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