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Kimmich e James al top, Benzema supplente di CR7. Ulreich rovina il Bayern

Il Bayern Monaco gioca meglio, passa in vantaggio, subisce la rimonta e poi si riprende col 2-2 di James. Ma è tutto inutile, il maggiore cinismo del Real e la classe di Benzema sono troppo anche per i bavaresi costretti ad inchinarsi alla forza ed al blasone Blancos con i madrileni a raggiungere la sedicesima finale della loro gloriosa storia.
A cura di Salvatore Parente
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Il Real Madrid con uno splendido Benzema pareggia 2-2 al ‘Bernabeu’ prenota un biglietto per Kiev e risolve una qualificazione a dir poco complicata. Anche stasera, infatti, sul piano del gioco i bavaresi si fanno preferire ai padroni di casa che però, dal canto loro, sono letali, spietati e pragmatici nei rari momenti in cui gli ospiti, sbagliando sul piano individuale, concedono qualcosa. E così, la maggiore concretezza dei Blancos finisce per essere determinante con gli uomini di Zidane, sia pure in apnea negli ultimi minuti, specie dopo un grave errore sotto porta di Cristiano Ronaldo che poteva siglare il punto del 3-1, riescono a contenere la furia tedesca trovando la terza finale (sedicesima della storia) consecutiva nella ‘coppa dalle grandi orecchie’.

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Eppure, nella serata decisiva, nella serata più importante dell’anno, ancora grandi assenti Cristiano Ronaldo e Robert Lewandowski incapaci, contro le attente difese avversarie, di piazzare la zampata e scrivere la propria firma sul match. Una firma, anzi due, apposte dal transalpino Benzema capace di riscattare, in poco più di 70 minuti, una stagione fin qui da dimenticare.

E così, dai tentativi di Kimmich e James alle pessime prestazioni di Ulreich e Muller, ecco top e flop della semifinale di ritorno fra Real Madrid e Bayern Monaco.

I top del ‘Santiago Bernabeu’

Kimmich in versione bomber: bis al Real

Centrocampista centrale, terzino destro, difensore, bomber. Questa, in sostanza, la metamorfosi ma anche il risultato della evoluzione della carriera del tedesco che, specie quest’anno ed in questa manifestazione, la Champions League, si è davvero esaltato. Sulle sei reti stagionali, infatti, il #32 bavarese ne ha messi a referto ben quattro, due solo al Real Madrid, in questa competizione trasformandosi, appunto, in goleador e risolutore di tanti dei problemi dei tedeschi. E così, per entrare nel novero dei migliori in campo pure al ‘Bernabeu’, il classe ’95 ci mette solo due giri di orologio con Kimmich bravo a sfruttare uno sbilenco rinvio di Sergio Ramos in area di rigore e battere, con un semplice ed efficace piattone, l’incolpevole Navas.

Benzema, usato sicuro: suo il gol dell’1-1

Con l’assenza forzata di Isco, che soffre dalla gara d’andata di un problema alla spalla, e con Bale caduto quasi in disgrazia nelle gerarchie del tecnico francese Zidane, tocca a Benzema. Ed il transalpino, da campione assoluto, risponde presente. Malgrado delle premesse iniziali, anzi, stagionali non consistentissime con l’ex Lione titolare del peggior rendimento della sua carriera con appena 9 gol messi a segno, infatti, il #9 madridista si conferma risorsa affidabile riuscendo ad incidere, dopo l’iniziale svantaggio, nella rete dell’1-1 che porta proprio la sua firma. Una zuccata, su perfetto traversone dalla sinistra di Marcelo, che arresta il positivo abbrivio iniziale dei bavaresi e ferma, in un istante, la possibile ondata tedesca.

Insomma, in un semplice e concreto gesto tecnico, Benzema mette in secondo piano un’annata da dimenticare e in discesa un match che poteva diventare ancora più ostico e complicato. E poi, sempre con il tempismo, chirurgico, dei grandi, ad inizio ripresa, il puntero madridista, su erroraccio del tandem TolissoUlreich, sigla il punto del 2-1 risolvendo una semifinale comunque difficilissima.

James impietoso, la prima rete in Champions col Bayern arriva contro il Real

Trait d’union, pendolino ed elemento capace di legare i reparti ma anche, alla fine dei giochi, uomo della provvidenza in zona gol. Stiamo parlando di James Rodriguez, ex di giornata che, proprio nella ripresa, riesce nell’intento di siglare la sua prima rete in Champions League con la casacca del Bayern proprio contro il Real. Una rete preziosissima che rimedia all’errore marchiano di Ulreich e Tolisso ed ha il merito di regalare una chance, e che chance, ai suoi. Una rete, di pura voglia, di determinazione, di caparbietà per uno che, in passato, è sempre stato criticato per un atteggiamento ed un body language, spesso, troppo molli.

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Ed invece, proprio stasera al ‘Bernabeu’ il colombiano si mostra pugnace, volitivo, risoluto e perfettamente in grado di colpire, col suo estro e la sua qualità, le Merengues. Il tutto, per una gara davvero di livello, da autentico top player e da ex, oggi, probabilmente rimpianto.

I flop di Real-Bayern

A sinistra la coppia centrale del Real e la heatmap delle zone coperte da Sergio Ramos e Varane. A destra i tentativi di sfondare di Muller (Whoscored.com)
A sinistra la coppia centrale del Real e la heatmap delle zone coperte da Sergio Ramos e Varane. A destra i tentativi di sfondare di Muller (Whoscored.com)

Muller evanescente, imprecise in fase offensiva

Fra i meno positivi del match, invece, troviamo il tedesco Muller che, nel tridente d’attacco bavarese a sostegno di Lewandowski, è forse quello più improduttivo, impreciso ed evanescente. Al netto di alcuni movimenti senza palla, ovviamente memorizzati dopo anni e anni di 4-2-3-1 ed intesa con i compagni, perfetti, per intelligenza e timing, il #25 di Heyckes non è capace di tramutare in gol le potenziali occasioni costruite mancando in alcune circostanze il bersaglio grosso. In più, in fase di rifinitura, di ultimo passaggio, Muller spreca con scarsa accuratezza il suggerimento ultimo per i propri avanti consegnandosi, malgrado l’impegno, nel club dei peggiori di serata.

Tolisso-Ulreich: un errore letale

Ad inizio ripresa va in scena il dramma, tutto di marca bavarese, difensivo sotto la regia di Tolisso da una parte e Ulreich dall’altra. Su pressing alto dei padroni di casa con Kroos e Benzema a dare fastidio ai portatori di palla del Bayern, il centrocampista francese degli ospiti serve male il proprio numero uno con un passaggio lento e insidioso che mette in crisi Ulreich. Il sostituto di Neuer va in confusione, non sa bene come intervenire, di piede sinistro, non il suo, o con le mani, concedendo poi punizione in due in area, finendo poi nell'incertezza per scivolare e concedere una prateria al felicissimo e pure incredulo Benzema. Insomma, all’andata con Rafinha ed al ritorno con Ulreich, il Bayern ha regalato ai campioni d’Europa in carica ben due, letali, gol ai propri avversari.

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CR7-Lewandowski: i grandi assenti

Così come nella gara d’andata, i pericoli pubblici numero uno di entrambe le squadre, Lewandowski da una parte e Cristiano Ronaldo dall’altra, deludono le attese e restano, di conseguenza, a secco. Insomma, nel momento clou, nel momento decisivo dell’annata il polacco ed il portoghese falliscono il doppio appuntamento lasciando ad altri il proscenio ma anche il compito di decidere la qualificazione finale.

Eppure, stasera, volendo giudicare nello specifico la prestazione dei due top player in campo, il #9 bavarese ha meno colpe del #7 lusitano che, proprio sul 2-1, spreca, con un impreciso piattone, la rete del 3-1, la marcatura che avrebbe deciso/chiuso definitivamente i giochi. E invece, il madrileno, alla sua 152esima apparizione in Champions manca l’occasione della sicurezza sul più bello prolungando, dunque, l’agonia e l’attesa galactica per la qualificazione alla terza finale consecutiva per i suoi. In sostanza: bocciati, entrambi.

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Tabellino e voti

Real Madrid (4-3-3) #1 Navas 6.5; #17 Vazquez 6+, #5 Varane 6+, #4 Ramos 6, #12 Marcelo 6.5; #23 Kovacic 6 (Dal 72’ Casemiro 6), #10 Modric 6+, #8 Kroos 6; #20 Asensio 6.5 (Dal 88’ Nacho Fernandez s.v.), #9 Benzema 8 (Dal 72’ Bale 6), #7 Ronaldo 5.5. A disposizione: #13 Casilla; #15 Theo Hernandez, #6 Nacho Fernandez; #24 Dani Ceballos, #14 Casemiro; #11 Bale, #21 Borja Mayoral. Allenatore Zinedine Zidane 6.5

Bayern Monaco (4-2-3-1) #26 Ulreich 4.5; #32 Kimmich 7, #4 Sule 6, #5 Hummels 6, #27 Alaba 6.5; #24 Tolisso 5+ (Dal 75’ Sandro Wagner 6), #6 Thiago Alcantara 6.5; #11 James Rodriguez 7, #25 Muller 5, #7 Ribery 6-; #9 Lewandowski 5.5. A disposizione: #22 Starke; #15 Mai, #13 Rafinha; #30 Dorsch, #19 Rudy, #8 Javi Martinez; #2 Sandro Wagner. Allenatore Jupp Heynckes 6

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