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Khedira: “Il rigore poteva starci, ma ecco perché l’arbitro non doveva fischiarlo”

Il centrocampista della Juventus spiega i motivi per cui il rigore in favore del Real non doveva essere fischiato al 93′, facendo riferimento anche all’indecisione del direttore di gara.
A cura di Marco Beltrami
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Passano le ore e i giorni eppure si continua a parlare del rigore assegnato dall'arbitro Oliver nel finale di Real-Juve e costato ai bianconeri l'eliminazione dalla Champions. Un episodio che ha letteralmente diviso l'opinione pubblica e che ha fatto infuriare i bianconeri, in campo e fuori come dimostrato dallo sfogo ormai celebre di capitan Buffon. Sulla vicenda è tornato Sami Khedira, uno dei grandi ex della gara che ha provato a spiegare il suo punto di vista sul rigore.

Khedira, applausi alla Juventus dopo il Real Madrid

In un'intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport il centrocampista tedesco ha ovviamente esaltato la prova della squadra di Allegri che ora dovrà pensare al futuro e a mettere in bacheca scudetto e Coppa Italia: "Giocare al Bernabeu e rimontare è quasi impossibile, l'abbiamo fatto per 90 minuti, ma a volte le partite durano di più. A fine gara eravamo tristi e anche oggi è dura, dopo quella partita fantastica, che nessuno si aspettava, in cui abbiamo mostrato di essere una delle migliori squadre d'Europa. Questo è il calcio però e dobbiamo accettarlo e congratularci con il Real, che è una grande squadra. Siamo orgogliosi di quanto fatto, anche se siamo rimasti a mani vuote. Piangerci sopra e cercare scuse non serve, ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci sullo scudetto e la Coppa Italia che sono due grandi obiettivi".

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Perché il rigore in Real-Juve non doveva essere fischiato secondo Khedira

Pensare al futuro dunque, anche se l'amarezza per l'esito del match del Bernabeu è ancora fortissima. A tal proposito Khedira è tornato sull'episodio dubbio del contatto tra Benatia e Vazquez, sanzionato dal contestato arbitro Oliver il rigore dell'1-3 che ha spento i sogni bianconeri. Queste le parole dell'ex Stoccarda: "Se si considera la situazione, il rigore al 93′ non era chiaro. Puoi darlo o non darlo, ma se guardi la partita si vede che l’arbitro non era sicuro al 100%, ha aspettato qualche secondo e poi ha deciso. Dire che non si possa dare quel rigore al 93’ non è corretto, devi essere sicuro al 100% per darlo anche nei primi minuti. Devi essere assolutamente convinto, invece è come se lui pensasse ‘è rigore o no?’ e in questo caso non devi darlo. Questo è il motivo per cui ci siamo arrabbiati, abbiamo lottato per 90 minuti e se è una situazione 50 e 50 non lo devi dare. E' una decisione difficile da digerire ma dobbiamo accettarla, non possiamo cambiarla".

Imperativo rialzarsi dopo Real-Juve per i bianconeri

E Khedira dunque dimostra di essere in totale sintonia con il suo presidente Agnelli, promuovendo l'utilizzo del Var nonostante qualche scetticismo iniziale: "Se devo essere onesto a inizio stagione non ne ero entusiasta, perchè era nuovo e interrompeva il gioco per troppo tempo, ma ora sta migliorando e può aiutare il calcio a essere più giusto". Ormai il Real fa parte del passato per una Juventus che dovrà dimostrare di non aver accusato contraccolpi: "Possiamo fare qualcosa di speciale, perché mai nessuno ha vinto sette scudetti e quattro Coppe consecutive Italia. Con la Samp on sarà semplice, perché veniamo da un quarto di finale di Champions molto duro e giochiamo contro un'ottima squadra e poi c'è il Crotone: abbiamo visto già con il Benevento quanto sia difficile giocare contro squadre che combattono per la salvezza. In questo momento queste due partite sono più importanti di quella con il Napoli. Poi certo, quella sarà una grande partita per tutti gli amanti del calcio. Giocheremo a casa nostra, con i nostri tifosi che ci daranno un grande supporto"

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