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Kakà, ritiro vicino: “Giocare non è più un piacere, provo troppo dolore”

Il brasiliano alza bandiera bianca per i troppi problemi fisici e sogna una nuova carriera in panchina alla Zidane: “Fare quello che ha fatto è stata una buona idea. Fermarsi per un po’, fare corsi per diventare allenatore e partire dalla serie più basse. Vorrei farlo anche io”
A cura di Marco Beltrami
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Insieme hanno scritto pagine importanti della storia del Milan dal 2003 al 2009. Andrea Pirlo e Ricardo Kakà sembrano essere legati da un destino comune: entrambi hanno deciso di trasferirsi negli States negli ultimi anni della loro carriera, e sembrano destinati ad appendere le scarpette al chiodo quasi in contemporanea. Se il centrocampista bresciano ha ufficializzato la decisione di ritirarsi, presto potrebbe essere seguito a ruota dall'ex compagno brasiliano.

Kakà, ritiro vicino

In un'intervista esclusiva a GloboEsporte, Kakà stella dell'Orlando City ha annunciato di aver preso in seria considerazione l'ipotesi di dire addio al calcio giocato. Il classe 1982 che ad aprile spegnerà dunque 36 candeline, potrebbe dire basta a fine dicembre quando scadrà il suo contratto con il club statunitense. Queste le sue dichiarazioni: "Giocare non è più un piacere per me, perché provo un sacco di dolore quando finisco una partita; il corpo rivela tutti i miei 35 anni, non è  più come prima".

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Troppi problemi fisici per il brasiliano

Alla base dell'addio dunque i problemi fisici che hanno accompagnato gli ultimi anni della carriera del campione sudamericano. Dopo una carriera prestigiosa con le maglie di San Paolo, Milan, Real Madrid, e appunto Orlando City, l'ex Pallone d'Oro e campione del mondo ha intenzione di dare una svolta alla sua vita.

Futuro in panchina, come Zidane

Addio al calcio giocato dietro l'angolo dunque, ma non al terreno di gioco per Kakà. Il futuro del brasiliano infatti potrebbe essere in panchina, seguendo le orme di un suo ex collega che si è affermato prima in campo e poi alla guida del Real Madrid, vincendo due Champions consecutive, ovvero Zinedine Zidane: "Fare quello che ha fatto è stata una buona idea. Fermarsi per un po’, fare corsi per diventare allenatore e partire dalla serie più basse. Vorrei farlo anche io".

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