Juventus, Pogba: “La numero 10 non è mai stata un peso”
La Juventus è riuscita a passare a Marassi e a rivedere subito la luce in un tunnel durato pochissimo: tre giornate di campionato e via. Tanto è bastato però nel far scappare qualche avversaria in classifica (l'Inter a punteggio pieno) e a ricevere più di una critica tra qualità del gioco espresso e suoi protagonisti in campo, appannati, confusi o stanchi. Tra questi, chi è finito sotto il caterpillar delle lamentele è stato senza dubbio Paul Pogba, Mister 100 milioni (virtuali), numero 10 (reale) apparso fino ad oggi un pesciolino fuori dall'acqua del centrocampo bianconero. Ma la fiducia di Max Allegri (che però ha perso sia Morata che Mandzukic) e dei compagni ha permesso al talentuoso francese di riemergere dalle paludi e tornare a far parlare di sè in modo positivo. Come dopo la vittoria a Marassi contro il Genoa dove ci ha messo lo zampino per siglare il rigore decisivo e nei 90 minuti di una prova più che sufficiente.
Il Polpo si riprende la Juve – Ancora è lontano il Pogba dell'anno scorso per intenderci, ma in un centrocampo in cui c'è di tutto tranne la qualità passata (senza Pirlo e Vidal ceduti e con Khedira e Marchisio out per infortunio), piano piano il francese si sta ritagliando il proprio spazio. Un inizio di campionato disastroso, poi una prima virata in Champions League e adesso l'ultimo tocco in campionato contro il Grifone. Insomma, Pogba è tornato e a sentirlo nel dopo gara lui per primo non ha mai avuto dubbi nemmeno nel momento più cupo: "Non abbiamo fatto nulla: prima di questa partita avevamo solo un punto in campionato, e non avevamo ancora vinto niente. Dobbiamo continuare su questa direzione".
Il leader e il gruppo – La direzione in cui sarà lui ad essere chiamato a trascinare la squadra. La ‘numero 10' l'ha voluta e ora gli tocca pedalare. Senza compagni d'avventura di livello internazionale come Tevez, Pirlo e Vidal. Un compito ancor più complicato ma sicuramente più entusiasmante: "L’anno scorso quei tre potevano risolvere la partita individualmente, ora si gioca ancor più con la squadra. Quest’anno con la partenza di Tevez, Pirlo e Vidal tocca a me trascinare la Juve? No, ora tocca a tutti"
Responsabilità – Pogba non si tira indietro: in campo non toglie la gamba, davanti alle telecamere non si nasconde in parole ovvie. Il proposito è sempre quello: dimostrare a tutti che questa sarà la stagione della maturità definitiva quella che gli permetterà di essere considerato un vero leader dentro e fuori dal campo: "La maglia numero 10 l’aveva Platini, a me fa molto piacere portarla e devo dimostrarlo sul campo; devo sempre dare il 100%, stare bene, giocare per la squadra, fare inserimenti: devo dare il massimo, insomma, i ragazzi hanno fiducia in me".