Juventus nel segno di Tevez, il nuovo signore del gol (video)

Non segnerà mai in Champions League ma in campionato Carlitos Tevez ci ha preso gusto eccome, scegliendo per il suo gol decisivo il derby contro il Torino, non una partita qualunque. Arrivando a quota 14 reti in serie A dopo 25 giornate e approfittando dello stop di Giuseppe Rossi, da questa sera condivide la palma di miglior realizzatore in serie A. Un premio doveroso per chi gioca in una squadra che non sembra conoscere avversari, si sta involando verso il terzo scudetto consecutivo (il primo nel segno dell'Apache), con il miglior attacco con 60 reti e la seconda miglior difesa (19 gol subiti). Il tutto, poi, nel sesto derby consecutivo vinto contro il Torino, ‘matato' da un colpo d'autore dell'argentino a metà primo tempo.

Gol con la trombetta –  Per l'occasione l'Apache non si è nemmeno risparmiato il nuovo modo di esultare dopo la rete vittoria ai granata. Dopo le magliette ‘dedicate' alla sua terra, ha sorpreso un po' tutto lo JStadium "suonando" una tromba virtuale: "Felicissimo, ho esultato imitando di suonare la trombetta, una cosa che mi porto dall'Argentina coi miei amici. Contento per la partita e per la vittoria. Stiamo bene, non ci sono problemi per la partita di domenica prossima contro il Milan"

Nel segno del 10 – Ha sempre segnato tantissimo Tevez ovunque abbia giocato. Attaccante generoso, goleador implacabile. Sia nelle due Manchester in cui ha vinto e giocato, sia a Torino già al suo primo anno in bianconero, onorando quella maglia "numero 10" che gli venne consegnata ad inizio stagione nel ricordo dei grandi del passato, non ultimo Alex Del Piero l'ultimo a vestirla. C'era qualche dubbio e timore verso quella scelta per alcuni azzardata ma oggi, a distanza di sei mesi nessuno ha qualche cosa da rimproverare all'Apache. Anzi.

Il mestiere del gol – Dopotutto Tevez nella stagione del debutto con le nuove squadre ha sempre fatto benissimo. E' capitato con il Manchester United, nella stagione 2007-2008 quando in 34 partite segnò 14 reti. Ancor meglio riuscì a fare nel primo anno con il City, quando andò a sego per 23 volte in 35 gare, attuale suo record in una sola stagione. Ma con la Juventus è partito forse ancor più forte e determinato: mancano 13 gare alla fine della serie A e i gol sono già 14. Conditi dalla tripletta rifilata al Sassuolo e la doppietta a Verona contro l'Hellas.