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Juventus, Matthijs de Ligt già si lamenta: “Non mi aspettavo la panchina”

Il forte difensore olandese, grande colpo di mercato della Juventus, ha commentato la scelta di Sarri di lasciarlo fuori nel primo impegno di campionato: “Naturalmente avrei preferito giocare. Non ero riuscito a cogliere niente in anticipo dagli allenamenti, quindi non mi aspettavo di cominciare in panchina. Ovviamente, però, rispetto la decisione dell’allenatore”.
A cura di Alberto Pucci
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Sbarcato in Italia dopo il grande investimento della Juventus, Matthijs de Ligt ha cominciato il suo primo campionato italiano seduto in panchina. Di fronte alla concorrenza di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, il giovane talento olandese si è infatti dovuto accontentare di assistere al match di Parma di fianco a Giovanni Martusciello: il vice di Maurizio Sarri. Un "debutto" decisamente diverso da quello che sognava l'ex capitano dell'Ajax.

Dopo la vittoria della Juventus, arrivata proprio grazie ad un gol del suo collega di reparto, il nazionale ‘Orange' ha così spiegato tutta la sua delusione ai colleghi arrivati dall'Olanda: "Naturalmente avrei preferito giocare – ha dichiarato nel post partita al quotidiano ‘AD' – Non ero riuscito a cogliere niente in anticipo dagli allenamenti, quindi non mi aspettavo di cominciare in panchina. Ovviamente, però, rispetto la decisione dell'allenatore".

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L'impatto con il calcio italiano

Nonostante la garbata lamentela, de Ligt ha però riconosciuto la bontà delle scelte di Maurizio Sarri: "Devo essere realistico, sono ancora in fase di ambientamento qui in Italia. I due che hanno giocato oggi, Bonucci e Chiellini, sono stati considerati a lungo come la miglior coppia difensiva al mondo. Dovrò conquistarmi il posto in questa stagione".

"Mi sono goduto le prime cinque settimane qui. Fisicamente è dura, ma noto che sto diventando più forte. Difensivamente, le richieste non sono molto diverse rispetto a quelle a cui ero abituato all'Ajax – ha concluso il forte difensore della Juventus – L'allenatore vuole che spesso giochiamo d'anticipo. L'abitudine è più nelle cose quotidiane, come la lingua. Conosco alcuni termini calcistici, ma voglio migliorare molto il mio italiano. Sto seguendo un corso cinque volte a settimana che sta procedendo bene".

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