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Juventus-Inter è già iniziata. Una sfida totale, non solo Higuain-Icardi

La super sfida nel fortino inespugnabile bianconero metterà di fronte le due migliori squadre di Serie A: i bianconeri, che hanno allungato ancora sulle avversarie, con un Higuain capace di segnare 8 reti nelle ultime sei uscite. E l’Inter, con la miglior media punti da un mese a questa parte (2,50 a partita) e con Icardi pronto a punire ancora una volta i bianconeri.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ora o mai più. In casa Inter si respira l'aria giusta per preparare al meglio la super sfida alla Juventus e provare il colpaccio. Che avrebbe dello storico se allo JStadium per la quarta di ritorno i nerazzurri tornassero a Milano con un un risultato differente dalla sconfitta. Ora o mai più perché la squadra allenata da Stefano Pioli sta vivendo un invidiabile momento psicofisico che la sta rendendo da qualche settimana a questa parte la vera ‘competitor' dei bianconeri, ancorché l'abissale ritardo ha già fatto chiudere in fondo al cassetto nerazzurro sogni di tricolore. Ma se da una parte – quella interista – il bicchiere è decisamente mezzo pieno, dall'altra – juventina – non è certamente mezzo vuoto.

Un Derby al massimo – Il Derby d'Italia si preannuncia finalmente una sfida che può riportare indietro nel tempo, con una gara tutt'altra che scontata nell'esito. La Juventus ospita l'avversaria migliore del momento, in un test-match fondamentale per capire se i bianconeri sono finalmente usciti dalla curva e si stanno rilanciando in rettilineo. In vista anche e soprattutto della ripresa di metà febbraio della Champions League. Per i nerazzurri, una tappa essenziale per comprendere se la cura Pioli ha sortito miracolosi benefici, soprattutto nel cambiamento di una mentalità che da ‘pazza' si è trasformata in vincente.

Qui Juventus

JStadium, fortino inespugnabile – I bianconeri sono un'armata invincibile. In campionato allo JStadium non hanno conosciuto altro che il simbolo della vittoria, trasformando in espugnabile il proprio fortino amico. E la sfida con i nerazzurri si giocherà davanti al proprio pubblico, forti del clima che si creerà contro una storica rivale che verrà comunque intimorita dall'ambiente, pronto a trasformarsi nel classico 12° uomo. Il successo col in Sassuolo coinciso con il ko giallorosso e la frenata del Napoli ha ridato autostima alla capolista che  – con una gara in meno – ha riportato il divario a +4 dalla seconda.

Higuain, il Pipita goleador – L'elemento distintivo dei bianconeri è ancora il solito Gonzalo Higuain, mister 90 milioni che anche in bianconero sta confermando quanto di buono aveva dimostrato in azzurro sotto il Vesuvio, Il Pipita argentino, con la rete al Sassuolo è arrivato a 15 in campionato  che poi si trasformano in 18 gol stagionali considerando anche i 3 realizzati in Champions League. Ma c'è di più: Higuain ha rifilato otto centri nelle ultime sei gare, dimostrando di avere trovato finalmente un giusto equilibrio in squadra. Allegri è bravo e furbo e l'ha capito: tutti gli altri si alternano ma davanti a percentuali del genere l'unico inamovibile è proprio l'argentino.

Mentalità vincente – Altri dati confermano i bianconeri una vera e propria schiaccia avversari. Difficilmente la Juve sbaglia l'approccio alle gare e questo valore aggiunto permette ai campioni d'Italia di segnare spesso subito per poi gestire il resto delle partite. La Juventus ha segnato 10 gol nei primi 15 minuti di gioco, più di ogni altra squadra in questo campionato e non solo: 21 gol sono stati segnati nel primo tempo, più di tutte le avversarie.

Qui Inter

Media punti da primatista – L'Inter non è da meno, o almeno quest'ultima Inter. Che viaggia alla media di 2,50 punti a partita, avendone infilate sette consecutive da tre punti. Un carrarmato – che però è stato favorito da un calendario comunque favorevole negli ultimi tre turni – il cui ritmo non è stato retto da nessuna altra squadra, salendo dalla parte destra della classifica all'attuale quarto posto, ad una manciata di punti dall'obiettivo Champions.

Fino alla fine – I nerazzurri sono la squadra che riesce a segnare di più nei minuti finali delle partite, segnando gol decisivi per le sorti dell'incontro. Segno che mentalmente e fisicamente la squadra di Pioli c'è, fino alla fine, in campo. Nessun calo psicologico, mancanza d'autostima, difficoltà atletiche, anzi. Anche l'inserimento di un giocatore perfetto per gli schemi di Pioli si è dimostrato da subito determinante: Gagliardini. Così come il recupero di elementi che con de Boer erano borderline come Brozovic e Perisic, pronti a volare sulle ali e in mediana conferendo dinamismo e qualità.

Icardi, cecchino infallibile – Se la Juventus ha Higuain, il fiore all'occhiello nerazzurro è il connazionale Mauro Icardi. Altro bomber essenziale per l'Inter che gli ha dato anche la fascia da capitano in segno di stima e rispetto ma soprattutto per responsabilizzarlo nei momenti topici. Come sta accadendo in questo periodo in cui tutto sembra andare per il meglio. Icardi ha segnato fino ad oggi 15 gol – tanti quanti Higuain – toccando meno palloni ed entrando meno nella manovra di squadra. Ma è sembrato più letale e quando vede la Juventus spesso e volentieri trova gli stimoli giusti per andare in buca.

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