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Juventus, Cristiano Ronaldo “guarda male” Sarri: il cambio di CR7 diventa un caso

Durante la sfida con il Tottenham, Sarri ha richiamato in panchina il portoghese. La reazione di Cristiano Ronaldo, che uscendo dal campo si è rivolto al tecnico con un atteggiamento apparentemente contrariato, ha già fatto il giro del web e messo in allarme la tifoseria bianconera: preoccupata per il primo e presunto scontro tra i due.
A cura di Alberto Pucci
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"Ronaldo può fare quello che vuole", ha dichiarato Maurizio Sarri a margine della prima partita (persa) di International Champions Cup. Massima libertà, dunque, per l'ex Pallone d'Oro. Anche quella di guardare con espressione apparentemente contrariata il nuovo allenatore bianconero dopo la prima sostituzione della stagione. E' successo durante la sfida con il Tottenham, quando il portoghese è dovuto uscire dal campo al 18esimo della ripresa per far posto a Pereira.

Al momento del suo cambio, nel filmato che è già diventato virale e che ha messo i dubbi a molti tifosi della Juventus, si vede infatti CR7 abbracciare Pereira e de Ligt prima di uscire dal terreno di gioco, incrociare Sarri e rivolgergli qualche parola con uno sguardo per nulla "amichevole". Il tutto prima di accomodarsi in panchina e seguire il resto dell'amichevole insieme agli altri compagni seduti di fianco a Maurizio Sarri. Trance agonistica o reale arrabbiatura per la sostituzione?

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I precedenti con Zidane e Allegri

Cosa si siano detti i due è un mistero, così come non è chiaro l'umore del campione portoghese al momento della sostituzione. Difficile pensare ad un primo screzio con il nuovo mister, anche se CR7 non è nuovo a confronti anche molto decisi con i suoi allenatori. Nel settembre del 2016, durante il secondo tempo di Las Palmas-Real Madrid, Cristiano Ronaldo non digerì la scelta di Zidane di cambiarlo con Lucas Vazquez. "Era scontento? Questa è la vostra interpretazione – dichiarò il tecnico dei Blancos ai giornalisti – Ogni tanto deve riposare anche lui".

Anche con Massimiliano Allegri ci furono dei momenti agitati. Ad esempio nel marzo dello scorso anno, quando arrabbiato per l'atteggiamento della squadra nel secondo tempo di Napoli-Juventus, si avvicinò alla panchina bianconera e si lamentò con Allegri invitandolo a spronare il resto del gruppo: colpevole di gocce in maniera rinunciataria di fronte all'avversario.

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