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Massimiliano Allegri: “Il calcio visto da fuori? Per ora sono solo chiacchiere”

Premiato dal sindaco di Livorno per la sua brillante carriera, l’ex allenatore della Juventus ha parlato del suo anno sabbatico: “Dopo 34 anni è la prima volta che mi fermo e inizialmente ero un po’ scombussolato, poi però mi sono abituato e ora mi sto godendo il mare. Ho staccato completamente. Quando riprenderà il campionato si potrà iniziare a parlare di calcio vero”.
A cura di Alberto Pucci
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Abbronzato e riposato. Massimiliano Allegri si sta godendo le vacanze e il periodo lontano dai campi di gioco. L'ex allenatore della Juventus, conclusa la sua trionfale esperienza con il club piemontese, è infatti tornato nella sua Livorno per rilassarsi al sole e di fronte al mare. Premiato per la sua brillante carriera dal sindaco della città labronica, insieme all'altro concittadino capace di vincere il tricolore nel basket (Walter De Raffaele, coach della Reyer Venezia), Allegri ha così colto l'occasione anche per rispondere ad alcune domande dei cronisti presenti all'evento.

"Questo è un riconoscimento che ha un grande valore perché sono livornese e amo la mia città – ha dichiarato Allegri – Il mio anno sabbatico? Ora sto fermo, faccio un po' di vacanza. Dopo 34 anni è la prima volta che mi fermo e inizialmente ero un po' scombussolato, poi però mi sono abituato e ora mi sto godendo il mare".

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Il premio per la sua brillante carriera

Durante la cerimonia, andata in scena in una delle suggestive sale del Comune di Livorno e alla presenza anche del presidente del Coni Livorno, Gianni Giannone, e del delegato provinciale della Figc, Paolo Pasqualetti, Allegri ha così ricevuto dalle mani del primo cittadino Luca Salvetti una speciale pergamena: prestigioso riconoscimento per una carriera costellata di successi: "Il calcio visto da fuori? Non ho visto niente finora – ha concluso – Ho staccato completamente. Quando riprenderà il campionato si potrà iniziare a parlare di calcio vero. Per ora sono solo chiacchiere".

"Questo per me è un momento importante, perché sono livornese e perché sono molto legato alla mia città – ha poi spiegato Allegri durante la premiazione – Dopo diciotto anni da giocatore e sedici da allenatore mi sono preso un po' di tempo per me, anche per stare nella mia Livorno. Per lavoro vivo fuori, ma appena posso torno qua: non resisto al richiamo del mare, che per me è sinonimo di libertà".

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