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Juventus, Bernardeschi: “La squadra che vince è quella che dà più fastidio”

L’attaccante bianconero, dopo le polemiche degli ultimi giorni, ha commentato il finale di stagione della Juventus: “È un periodo con tante partite importanti, siamo sereni, concentrati e determinati sui prossimi obiettivi”.
A cura di Alberto Pucci
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L'eco delle polemiche generate dall'ultimo turno di campionato non si è ancora spento. Il botta e risposta sull'asse Napoli-Torino, ha infatti infiammato il finale di campionato e rovinato la bellezza di un testa a testa emozionante. A pochi giorni dalla partita contro il Bologna, Federico Bernardeschi ha commentato la situazione che si è venuta a creare dopo la sfida con l'Inter.

"Ognuno tifa la propria squadra e quella che vince di più dà fastidio, credo faccia parte del gioco – ha spiegato l'attaccante nell'intervista a Sky – Tutto quello che viene detto fuori dal campo, per me è uno stimolo in più per raggiungere ogni obiettivo. Noi pensiamo a lavorare e siamo concentrati al 100% sul campo. La vittoria di Milano? Ci abbiamo creduto tutti e alla fine abbiamo portata a casa una partita difficile".

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La concentrazione bianconera

Atteso da un finale di stagione particolarmente importante, Bernardeschi spera di essere protagonista già a partire dalla prossima gara dello Stadium con il Bologna: "È una partita fondamentale, da affrontare con la testa lucida e la voglia di vincere – ha aggiunto l'ex attaccante della Fiorentina – È un periodo con tante partite importanti, siamo sereni, concentrati e determinati sui prossimi obiettivi. Non ci siamo mai depressi né esaltati a seconda dei momenti, ma abbiamo continuato a lavorare con i piedi per terra e in questo modo i risultati arrivano. Non è scontato, ma con il sacrificio è più facile raggiungerli".

Dopo aver ricordato ancora una volta Davide Astori ("Per me era un amico, un leader e mi ha dato consigli importanti per crescere"), il giocatore bianconero ha poi chiuso l'intervista parlando del suo momento: "Mi sento maturo. Durante quest'anno sono cresciuto come calciatore e come uomo e a 24 anni è normale che sia così e sono contento. Se sogno un finale di stagione targato Bernardeschi? Spero sia un finale targato Juventus".

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