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Juventus, Benatia: “Allegri? Non volevo più avere niente a che fare con lui”

L’ex difensore bianconero è tornato sul rapporto difficile con Allegri e sulla sua decisione di lasciare il club campione d’Italia: “I compagni provarono a convincermi a restare, ma ormai avevo preso la mia decisione. Una delusione, visto che speravo di chiudere la mia carriera alla Juventus e e stavo anche cercando casa a Torino”
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante siano già passati diversi mesi dal suo trasloco in Qatar, Mehdi Benatia ha ancora il dente avvelenato nei confronti della persona che lo ha spinto a lasciare la Juventus. Il trentaduenne difensore marocchino, oggi in forze all'Al-Duhail, lo ha confermato anche in un'intervista rilasciata a ‘Yahoo Sport': "Quando seppi della notizia del ritorno di Bonucci ci rimasi male e andai a parlare con Allegri, che mi disse che ero io il titolare, mentre Leonardo doveva riguadagnarsi il posto. Ma questa promessa non è stata mantenuta e non ho più giocato".

La decisione del tecnico bianconero di relegare il marocchino in panchina fu il motivo che spinse Benatia a lasciare la Juventus: "Decisi di andare dalla società e dissi che con quell’allenatore non volevo più restare. I compagni provarono a convincermi a restare, ma ormai avevo preso la mia decisione – ha rivelato il giocatore – Una delusione, visto che speravo di chiudere la mia carriera alla Juve e stavo anche cercando casa a Torino. Quindi ho deciso di andare via dall'Europa per provare una nuova esperienza con la mia famiglia".

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CR7 e l'esperienza di Roma

Negli ultimi mesi passati alla Juventus, Benatia ha avuto modo di conoscere a fondo anche Cristiano Ronaldo: "È un giocatore unico. Non ho mai incontrato nessun altro come lui e non so nemmeno se nascerà un altro. Cristiano dedicato la sua vita al calcio. Questa è la sua priorità. È il più grande lavoratore che tu possa mai incontrare: molto esigente e la sua intensità è inaudita".

Ancora prima dell'addio alla Juventus, il nazionale marocchino salutò controvoglia anche la Capitale: "Il mio desiderio non era quello di andarmene, perché a Roma mi trovavo benissimo. Mi piaceva l'ambiente e il calore della piazza. E' stato davvero bello giocare per la Roma, sarei rimasto a lungo ma poi le cose si sono complicate. Ancora oggi molti tifosi che incontro continuano a chiedermi come mai sono rimasto soltanto una stagione".

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