Juventus-Atalanta, perché non si può recuperare prima del 14 marzo
Si chiama "Burian", ed è per colpa sua che Juventus-Atalanta è stata rinviata. Non è un giocatore e neanche un dirigente, bensì il nome del vento nordico che ha portato in Italia freddo e neve. Così mentre a Roma si stanno chiedendo se la semifinale di ritorno tra Lazio e Milan potrà svolgersi su un terreno in perfette condizioni, visto che nella Capitale sta nevicando, a Torino i tifosi sono ancora indispettiti dall'annullamento della partita dell'Allianz Stadium.
In molti sono stati infatti costretti a tornare a casa, dopo aver percorso centinaia di chilometri, calpestando quella neve che ha suggerito all'arbitro Mariani (e ai due capitani Buffon e Toloi) di rimandare a data da destinarsi l'incontro. Una data che, in realtà, sarebbe già stata trovata dalla Lega di Serie A perché l'agenda di Juventus e Atalanta (già molto fitta) non prevede molti "slot" liberi per il recupero tra bianconeri e nerazzurri.
L'attesa della Lega Calcio
Una prima collocazione la si potrebbe trovare nella settimana che va dal 12 al 18 marzo: a cavallo delle partite che la formazione di Massimiliano Allegri giocherà l'11 marzo (in casa con l'Udinese) e il 17 (a Ferrara con la Spal). La data sarebbe quella di mercoledì 14 marzo, quando in Champions League la Juventus rimarrà a guardare le altre due sfide degli ottavi: quelle tra Besiktas e Bayern Monaco e Barcellona e Chelsea.
Come riportato da Sky Sport, proprio il ritorno degli ottavi di finale della massima competizione europea (che Buffon e compagni giocheranno il prossimo 7 marzo) rischia però di scombinare ancora i piani e di rivedere nuovamente il giorno per il recupero del match. Per prendere una decisione definitiva, la Lega Calcio aspetterà dunque il risultato della partita di Wembley contro il Tottenham di Harry Kane. Se non dovesse arrivare la qualificazione ai quarti della Juventus, la partita potrebbe anche essere spostata ad aprile.