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Juventus, Allegri: “Per vincere contro l’Inter servirà la concentrazione giusta”

Il tecnico bianconero teme le tossine derivanti dalla pausa e poi difende le parole di Tevez: manca ancora un anno e mezzo, ha fatto bene a dir quel che pensa ma può sempre cambiare idea. Sul mercato: “Sneijder? Se arriva siamo più forti”.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' derby d'Italia e la Juventus si ripresenta da prima della classe e davanti al proprio pubblico nella prima del 2015. Tutti aspetti da tenere in considerazione per non fallire l'appuntamento con il successo senza dimenticare che di fronte c'è una rivale storica da rispedire a Milano con le pive nel sacco: l'Inter di Mancini. I nerazzurri stanno passando un periodo difficile, di grandi cambiamenti ma il pericolo di fare una brutta figura c'è ed è reale e Massimiliano Allegri lo sa. Tanto che più di aver timore degli avversari, teme un calo di concentrazione da parte dei propri giocatori a causa del lungo stop per le festività natalizie. E' questo il pericolo numero uno per i bianconeri più delle assenze o dei rumors di mercato che coinvolgono l'ambiente bianconero, come le ultime dichiarazioni di Tevez che ha annunciato che non rinnoverà con la Juventus.

Mercato, attesa per Sneijder. "Un trequartista e un difensore sono gli elementi che stiamo cercando – ha ammesso -. Sneijder? Prima di parlarne facciamolo arrivare, se arriva, ora è ancora un giocatore del Galatasaray… ha grandi qualità tecniche e andrebbe a completare un centrocampo già molto forte".

Pericolo concentrazione. Contro l'Inter non mancheranno le motivazioni e quindi per Allegri  il lavoro si semplifica ma sarà il ritorno in campo dopo la pausa e questo potrebbe creare delle problematiche impreviste: "La prima dell'anno è sempre difficile, è una partita strana, è come la prima di campionato, quindi domani farà risultato chi avrà più attenzione, chi sarà più concentrato e non è una questione nè fisica, nè tecnica: domani sicuramente è una questione di testa. Domani è una partita… a parte che è il classico derby d'Italia, contro una squadra che ultimamente ha fatto dei progressi, ha trovato un po' più di autostima e soprattutto è pericolosa e basta vedere i risultati di ieri, del Barcellona e del Real Madrid".

Le scelte giuste. Tra infortunati, assenti e scelte tattiche ci sarà da trovare l'assetto giusto ma non sarà di certo un problema con la rosa a disposizione del tecnico: "Per quanto riguarda la situazione infortunati, Caceres e Marrone sono tornati nel gruppo e sono a disposizione. L'unico che è rimasto fuori, al momento, è ancora Barzagli, a parte Asamoah e Romulo che sono quelli che per un po' di tempo non avremo a disposizione. poi gli altri stann più o meno tutti bene, quindi domani avrò quasi tutti a disposizione per fare le scelte giuste"

Tevez può cambiare idea. Poi la ‘grana' Tevez, il capocannoniere della squadra che ha detto di non avere intenzione di rinnovare il proprio contratto. Una questione che ha allarmato i tifosi ma che riguarda scelte che dovranno venire concretizzate fra quasi due anni: "Riguardo questo, innanzitutto manca ancora un anno e mezzo e spesso magari, o a volte, si può cambiare idea, magari ha detto le cose in un momento di rilassatezza. Però credo che non ci sia niente di particolare. In Italia delle volte andiamo a fare delle dietrologie che servono a ben poco. Siamo dei professionisti e uno può avere tranquillamente l'idea, per motivi suoi, tra un anno di cambiare squadra, o di smettere, o di ritornare al suo Paese. Ma su questo non credo ci sia niente di particolare.  E farà il professionista fino alla fine. Io credo che in America il professionismo sia vissuto in questo modo e credo non facciano tante dietrologie come fanno spesso in Italia. Uno è professionista, lavora per la Juventus e se fra due anni vuole andare da un'altra parte è giusto che vada per la sua squadra, sia per il bene suo che per il bene della società".

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